Davide Lacerenza e Stefania Nobile coinvolti in un'inchiesta su spaccio di cocaina e sfruttamento della prostituzione.

Il contesto dell’inchiesta
Martedì 11 marzo, si svolgerà l’interrogatorio di garanzia per Davide Lacerenza, Stefania Nobile e un loro dipendente, tutti arrestati nell’ambito di un’inchiesta su spaccio di cocaina e sfruttamento della prostituzione. I due locali, la gintoneria e il privé La Malmaison, situati in via Napo Torriani, sono stati sottoposti a sequestro d’urgenza, confermato dalla giudice Alessandra Di Fazio. Questo provvedimento è stato richiesto dalla pubblica accusa, rappresentata dalla pm Francesca Crupi, a seguito di indagini approfondite condotte dalla guardia di finanza.
Dettagli sugli arresti
Lacerenza, già agli arresti domiciliari dal 4 marzo, sarà interrogato insieme alla sua ex compagna, Stefania Nobile, che non è accusata di reati legati alla droga. Il legale di entrambi, Liborio Cataliotti, ha dichiarato che i suoi assistiti si avvarranno della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio. L’inchiesta ha preso avvio da un’analisi approfondita su un cliente abituale dei locali, il quale, in un periodo di tre anni, ha speso ben 641mila euro, sollevando sospetti su un possibile giro d’affari illegale.
Il giro d’affari illecito
Le indagini hanno rivelato un sistema complesso in cui il consumo di champagne e cocaina avveniva nel privé, spesso accompagnato dalla presenza di escort a disposizione dei clienti. Questo modello di business, che si sviluppava a tarda notte, ha messo in luce una rete di sfruttamento e illegalità che ha colpito non solo i diretti coinvolti, ma anche l’immagine della città di Milano. In alcuni casi, i servizi di champagne, cocaina ed escort venivano addirittura forniti direttamente a domicilio, evidenziando la portata e la gravità della situazione.