Il 36enne giamaicano accusato di comportamenti minacciosi e molestie nel suo condominio

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Un arresto controverso
Sabato sera, il 36enne Samardo Samuels, noto ex giocatore di basket giamaicano, è stato arrestato a Milano dopo una serie di episodi di intimidazione e molestie. Samuels, che ha militato nei Cleveland Cavaliers e nell’Olimpia Milano, è accusato di aver creato un clima di paura nel suo condominio in zona Farini. Secondo i testimoni, l’ex cestista stava ascoltando musica ad alto volume e consumando alcolici, mentre il suo cane molosso, lasciato libero, impediva a una famiglia di rientrare a casa.
Comportamenti inquietanti
La situazione è degenerata quando i residenti, spaventati dalla presenza del cane, hanno chiamato il 112. I carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti e hanno scoperto che su Samuels gravava un divieto di avvicinamento nei confronti della famiglia terrorizzata. Questo non è stato un episodio isolato: diversi vicini hanno denunciato comportamenti minacciosi da parte dell’ex giocatore, che risalgono a diversi anni fa. Nel 2018, ad esempio, Samuels era stato denunciato per aver insultato una donna che gli aveva chiesto di spostare la sua auto, una Porsche, per permetterle di parcheggiare in un posto riservato ai disabili.
Le conseguenze legali
La situazione di Samuels si complica ulteriormente con l’accusa di atti persecutori. I vicini hanno riferito di aver subito intimidazioni ripetute, creando un clima di ansia e paura all’interno del condominio. L’ex cestista, che non ha collaborato con le forze dell’ordine durante l’intervento, è ora in attesa di un processo per direttissima. Questo caso solleva interrogativi non solo sulla sicurezza dei residenti, ma anche sulla responsabilità di figure pubbliche come Samuels, che, nonostante il suo passato sportivo di successo, si trova ora a dover affrontare gravi accuse penali.