La comunità di Trezzo sull'Adda piange la perdita di due storici volontari

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Due figure emblematiche del volontariato
La comunità di Trezzo sull’Adda è in lutto per la scomparsa di due figure fondamentali del volontariato locale, Gianpietro Colombo e Luigi Oggioni. Entrambi hanno dedicato gran parte della loro vita al servizio degli altri, lasciando un’impronta indelebile nella cittadina. Gianpietro, 83 anni, è deceduto giovedì, mentre Luigi, noto come il ‘Nonno vigile’, ci ha lasciato venerdì all’età di 77 anni. La loro eredità di generosità e dedizione rimarrà per sempre nei cuori di chi li ha conosciuti.
Il contributo di Gianpietro Colombo
Gianpietro Colombo è stato un pioniere del volontariato a Trezzo. Dopo il pensionamento, ha dedicato il suo tempo alla protezione civile, diventando uno dei primi coordinatori del gruppo locale. La sua esperienza è stata fondamentale durante eventi critici, come il terremoto dell’Aquila nel 2009, dove ha contribuito attivamente agli aiuti. La sua passione per il volontariato si è estesa anche all’Associazione mutilati e invalidi, dove ha svolto un ruolo di riferimento. La comunità lo ricorda non solo per il suo impegno, ma anche per la sua umanità e disponibilità verso gli altri.
Il ricordo di Luigi Oggioni
Luigi Oggioni, affettuosamente soprannominato ‘Nonno vigile’, ha rappresentato un altro pilastro del volontariato a Trezzo. Conosciuto per il suo sorriso e la sua dedizione, ha fatto parte del gruppo ‘Noi ci siamo’ e ha contribuito al progetto Pedibus, che promuove la mobilità sostenibile tra i più giovani. La sua presenza nella protezione civile è stata costante, e ha continuato a offrire la sua esperienza anche dopo aver lasciato il servizio attivo. La comunità lo ricorda come un’anima bella, sempre pronta a regalare un sorriso e un aiuto a chi ne aveva bisogno.
Un’eredità che vive nei cuori
La scomparsa di Gianpietro e Luigi ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Trezzo sull’Adda. I messaggi di cordoglio sui social media esprimono la gratitudine di molti per aver avuto il privilegio di conoscerli. “Oggi ci sentiamo tutti un po’ più soli”, scrivono i membri della protezione civile, “ma siamo grati per l’eredità di generosità e dedizione che ci hanno lasciato”. I funerali di Gianpietro si sono tenuti nella chiesa Prepositurale, mentre Luigi sarà ricordato con affetto da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. La loro memoria continuerà a ispirare le future generazioni di volontari, mantenendo vivo lo spirito di servizio e solidarietà che hanno incarnato.