L'indagine sulla gestione urbanistica a Milano coinvolge l'ex Garage Sanremo e un nuovo albergo.

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Il contesto dell’inchiesta
Milano è al centro di un’importante inchiesta che coinvolge Giovanni Oggioni, ex dirigente comunale, accusato di aver avallato pratiche edilizie irregolari. L’attenzione si concentra sul cantiere dell’ex Garage Sanremo, situato nella zona delle 5 Vie, dove è previsto un nuovo albergo. Le indagini della procura milanese hanno rivelato un presunto “sistema parallelo” nella gestione dell’edilizia, sollevando interrogativi sulla trasparenza e la legalità delle operazioni urbanistiche in città.
Le accuse contro Oggioni
Secondo l’ordinanza di custodia cautelare, Oggioni avrebbe commesso reati di falso in atto pubblico, contribuendo a dare pareri favorevoli per interventi edilizi che violavano il Piano di governo del territorio (Pgt). In particolare, il progetto per l’albergo di via Zecca Vecchia prevede una superficie lorda di 3.100 mq, ben oltre i 2.550 mq consentiti. Questa violazione dell’indice massimo di edificabilità ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini e gli attivisti per la tutela del paesaggio urbano.
Le modalità di approvazione
Oggioni avrebbe omesso di segnalare la necessità di un piano attuativo durante le sedute della Commissione per il paesaggio, favorendo così l’approvazione del progetto senza il dovuto controllo. Questo comportamento ha permesso di bypassare il consiglio comunale e la giunta, approvando convenzioni urbanistiche tramite determine dirigenziali. Tale prassi, considerata “maggiormente eversiva” dal giudice per le indagini preliminari, mette in luce le lacune nel sistema di controllo delle pratiche edilizie a Milano.
Le ripercussioni per la città
Le conseguenze di questa inchiesta potrebbero essere significative per Milano, una città già segnata da controversie legate all’urbanistica. La gestione poco trasparente delle pratiche edilizie non solo mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ma potrebbe anche portare a una revisione delle normative urbanistiche. La questione solleva interrogativi su come garantire una gestione più responsabile e sostenibile dello sviluppo urbano, affinché simili episodi non si ripetano in futuro.