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Crisi Siae Microelettronica: lavoratori in protesta e speranze di acquisizione

I dipendenti della Siae Microelettronica continuano a lottare per il loro futuro, mentre si apre una nuova possibilità di acquisizione.

Lavoratori Siae Microelettronica in protesta per diritti
Lavoratori Siae Microelettronica manifestano per il futuro.

La crisi del Gruppo Siae Microelettronica

La crisi che ha colpito il Gruppo Siae Microelettronica si protrae ormai da oltre due anni, lasciando i lavoratori in uno stato di incertezza e preoccupazione. Oggi, i dipendenti hanno organizzato un presidio davanti al Palazzo della Regione, in concomitanza con un vertice che ha visto la partecipazione del sindaco di Cologno Monzese, Stefano Zanelli. Questo incontro ha rappresentato un momento cruciale per discutere le problematiche legate alla crisi aziendale e le possibili soluzioni.

Proteste e richieste di aiuto

Durante la manifestazione, i lavoratori hanno proclamato una giornata di sciopero, esprimendo la loro frustrazione per la mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni. La situazione è diventata insostenibile, con 800 dipendenti a rischio, molti dei quali attendono ancora lo stipendio di gennaio. La loro richiesta principale è un intervento deciso da parte delle autorità competenti per garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei posti di lavoro.

Possibili sviluppi: l’acquisizione da parte di Thales

Nonostante le difficoltà, si intravede una possibile via d’uscita. Si è fatta strada l’ipotesi che il gruppo francese Thales possa acquisire Siae Microelettronica. Questo sviluppo potrebbe rappresentare una svolta significativa per i lavoratori, offrendo nuove opportunità e una stabilità tanto attesa. Il 12 marzo, i vertici dell’azienda incontreranno l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, per discutere le prospettive future e le modalità di gestione della transizione proprietaria.

Supporto finanziario e contratti di solidarietà

In un contesto così critico, Finlombarda ha annunciato la disponibilità a concedere un prestito di 6 milioni di euro, fondamentale per garantire la liquidità necessaria e sostenere l’azienda in questo difficile momento. Inoltre, i contratti di solidarietà attualmente in vigore verranno rinnovati per il tempo necessario a gestire la transizione, offrendo così un ulteriore supporto ai lavoratori. La speranza è che, con l’aiuto delle istituzioni e l’eventuale acquisizione da parte di Thales, si possa finalmente voltare pagina e costruire un futuro migliore per tutti i dipendenti.

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