La scomparsa del boss segna la fine di un'era di controllo mafioso nell'Altomilanese.

Argomenti trattati
Il clan Valle e le sue origini mafiose
Il clan Valle, noto per la sua associazione con la cosca ‘ndranghetista dei De Stefano di Reggio Calabria, ha avuto un ruolo significativo nelle attività illecite che hanno caratterizzato l’Altomilanese. Fondato da Francesco ‘Ciccio’ Valle, il clan ha operato principalmente nelle aree di Bareggio e Cisliano, estendendo la sua influenza anche in altre zone limitrofe. Le sue operazioni illecite includevano usura, estorsioni e intimidazioni, con un focus particolare sui piccoli imprenditori, spesso costretti a pagare per protezione o a subire gravi conseguenze.
Il percorso giudiziario di Francesco Valle
Francesco Valle, nonostante fosse stato condannato a 21 anni di carcere per i suoi crimini, ha visto la sua pena ridotta nel 2016 a causa di motivi di salute. Questo ha sollevato interrogativi sulla giustizia e sull’efficacia delle misure di contrasto alla mafia in Italia. La Cassazione, nel 2014, aveva già riconosciuto il carattere mafioso dell’associazione, condannando diversi membri del clan, incluso il figlio Carmine. La sua scarcerazione ha suscitato polemiche e ha messo in luce le difficoltà nel combattere il crimine organizzato, che continua a prosperare nonostante gli sforzi delle autorità.
Un funerale controverso e il ricordo di un boss
La morte di Francesco Valle, avvenuta il 16 febbraio all’età di 87 anni, ha segnato un momento di riflessione per molti. I manifesti funebri lo descrivevano come un uomo di “grande forza e bontà”, un’immagine che contrasta fortemente con la sua reputazione di boss mafioso. Questo paradosso ha sollevato interrogativi sulla percezione pubblica dei criminali e sul modo in cui vengono ricordati. La moglie Angela Nucera e i figli Fortunato, Angela, Carmine e Leonardo, insieme ai nipoti, hanno espresso il loro dolore, sottolineando la figura paterna e la saggezza che avrebbero voluto trasmettere.