Un'inchiesta mette in luce presunti inganni nelle campagne pubblicitarie legate a prodotti dolciari.
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Le accuse di truffa aggravata
Chiara Ferragni, la celebre influencer e imprenditrice, si trova al centro di un’inchiesta che la vede accusata di truffa aggravata in relazione a due operazioni commerciali. Insieme a lei, sono coinvolti il suo ex collaboratore Fabio Maria Damato, Alessandra Balocco, amministratrice delegata di Balocco, e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia. Le accuse riguardano in particolare il “Pandoro Balocco Pink Christmas Limited Edition Chiara Ferragni” e le uova pasquali di Dolci Preziosi.
Le campagne pubblicitarie ingannevoli
Secondo quanto riportato dalla Guardia di Finanza, le campagne pubblicitarie avrebbero indotto in errore un numero imprecisato di consumatori. I messaggi promozionali avrebbero fatto leva su un legame tra le vendite dei prodotti e una raccolta fondi per l’ospedale Regina Margherita di Torino. La frase pubblicitaria, “il pandoro Chiara Ferragni sostiene l’ospedale Regina Margherita di Torino per un Natale più dolce per tutti”, è al centro delle contestazioni, poiché suggerirebbe un legame diretto tra l’acquisto del dolce e la beneficenza.
Il prezzo e la donazione controversa
Un altro aspetto controverso è il prezzo del pandoro, venduto a 9,37 euro, rispetto a un costo medio di nemmeno quattro euro per altri marchi. Questo aumento di prezzo avrebbe indotto i consumatori a credere che il costo maggiorato fosse destinato a una causa benefica. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che la donazione di 50mila euro all’ospedale era già stata effettuata dalla Balocco Spa, senza alcuna correlazione diretta con le vendite dei prodotti. Questo avrebbe garantito alle società coinvolte un presunto profitto illecito di oltre un milione di euro.
Le implicazioni legali e il futuro del processo
Il decreto di citazione diretta a giudizio è stato notificato, e l’assenza di un’udienza preliminare evidenzia la gravità delle accuse. I legali di Ferragni hanno respinto con fermezza le contestazioni, sottolineando i versamenti effettuati dalla loro assistita all’ospedale e ad altre associazioni benefiche. Il prossimo passo sarà l’udienza predibattimentale, prevista per settembre, dove si valuterà se procedere con il processo o se ci sia spazio per una conciliazione. Saranno ascoltati numerosi testimoni, tra cui i finanzieri che hanno condotto le indagini e rappresentanti delle associazioni dei consumatori.