Stella Boggio si difende dall'accusa di omicidio, chiedendo i domiciliari dopo l'aggressione subita.
Il caso di Stella Boggio
Il 7 gennaio, un tragico evento ha scosso la comunità di Bovisio Masciago: Stella Boggio, una donna di 33 anni, è stata arrestata per l’omicidio del suo compagno, Marco Magagna. La vicenda ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, non solo per la gravità del reato, ma anche per le circostanze che hanno portato a questo drammatico epilogo. Durante l’udienza di convalida, Boggio ha ribadito la sua versione dei fatti, sostenendo di essersi difesa da un’aggressione da parte dell’uomo.
La richiesta di custodia cautelare
Stella Boggio, assistita dal suo avvocato Manuel Messina, ha chiesto di essere posta ai domiciliari presso la casa dei genitori. La donna ha spiegato al giudice per le indagini preliminari (gip) di Monza che, nei momenti precedenti all’incidente, aveva subito maltrattamenti da parte di Magagna, episodi che non erano stati denunciati. Durante l’udienza, la donna si è mostrata visibilmente commossa, un segnale della tensione emotiva che sta vivendo in questo difficile momento.
Le indagini in corso
Le autorità stanno attualmente conducendo un’indagine approfondita per verificare la veridicità della versione fornita da Boggio. È prevista un’autopsia sul corpo di Marco Magagna, che potrebbe fornire ulteriori elementi utili per chiarire la dinamica dell’evento. Inoltre, si prevede di ascoltare un amico della vittima, il quale ha già rilasciato dichiarazioni in merito a un presunto episodio di violenza avvenuto il 27 dicembre, quando Boggio avrebbe colpito Magagna alla mano con un coltello. Questo elemento potrebbe rivelarsi cruciale per comprendere il contesto di violenza che ha caratterizzato la relazione tra i due.