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Inizio dei lavori per progetti privati nell’area dell’ex Falck: è ufficialmente il primo giorno dell’Unione Zero

Sesto San Giovanni (Milano), 15 ottobre 2024 – Hines e Cale Street annunciano un investimento di seicentomilioni di euro, con la previsione di coinvolgere 6.000 futuri utenti e creare 35.000 metri quadri di aree pedonali. Inoltre, sono previsti un appalto di 220 milioni, 300 lavoratori impegnati e il movimento di 300.000 metri cubi di terreno.

Ritardi e ottimismo
“Unione Zero è qui oggi”, recita il filmato proiettato sul maxischermo. “Nonostante le sfide affrontate negli ultimi anni, siamo presenti per dimostrare che è possibile realizzare progetti. Tra il Covid, le guerre, l’aumento dei tassi e dei costi, e la nuova ondata di pandemia, con un piano industriale e la collaborazione si può riuscire. Con un piano finanziario da soli non si può”, ha dichiarato Mario Abbadessa, CEO di Hines Italia.

In ritardo di due anni, sono iniziati i lavori privati del progetto Unione Zero nell’area delle ex acciaierie Falck, coprendo 250.000 metri quadri adiacenti alla ferrovia e alla città. Questo slittamento temporale è dovuto alla ristrutturazione di Milanosesto, l’azienda che gestisce l’area, che ha visto l’ingresso di Coima e Redo.

Hines continua a gestire Unione Zero, che avrebbe potuto avviare i lavori per il complesso studentesco di Aparto, l’hotel, la torre per il quartier generale di Intesa Sanpaolo e le abitazioni private già nel 2022. Se il programma iniziale fosse stato rispettato, ora mancherebbe solo la parte residenziale.

Inaugurazione in grande stile
Questa mattina, martedì 15 ottobre, Hines, insieme alla Regione e al Comune, ha inaugurato simbolicamente l’inizio dei lavori con la posa della prima pietra. L’evento si è svolto su una terrazza con vista cantiere, costruita sopra le zone di scavo.

Questo rappresenta il più importante progetto di riqualificazione urbana in Europa, orientato verso un approccio innovativo nello sviluppo delle città. Si discute frequentemente di Città Metropolitana, ma nella pratica ci sono pochi progressi. Secondo il presidente della Regione Attilio Fontana, è fondamentale che lo sviluppo non sia limitato da confini territoriali, ma piuttosto focalizzarsi sulle funzioni. “Dobbiamo abbandonare l’idea delle periferie”, ha affermato il Governatore.

“La creazione di opportunità imprenditoriali deve essere equa, senza differenze di trattamento tra aree di serie A e B. Stiamo cercando di trovare un equilibrio tra diverse funzioni, promuovendo uno sviluppo più equo e inclusivo. Progetti di housing sociale e residenze per studenti possono contribuire significativamente all’offerta abitativa, anche per Milano”.

Accanto ad un intervento privato in corso, si sta sviluppando la Città della Salute e della Ricerca, che porterà all’unione tra l’Istituto dei Tumori e il Neurologico Besta. “Siamo ottimisti sulla risoluzione delle difficoltà legate ai costi aggiuntivi per completare il progetto. Questa struttura assicurerà un servizio sanitario di altissimo livello, in sinergia con la ricerca”.

Sviluppi a Sesto San Giovanni
Il sindaco Roberto Di Stefano ha evidenziato che questo segna un cambiamento significativo per Sesto San Giovanni. “Il nuovo progetto, chiamato Unione, collegherà effettivamente due parti della città, storicamente separate dalla ferrovia. Dopo molti anni, ora abbiamo un’iniziativa che coinvolge diversi attori e prevede investimenti sia pubblici che privati. È stato un viaggio complesso. Entro il 2030 saremo sempre più integrati con Milano e con la Città Metropolitana, trasformandoci da semplice punto di transito tra la funzionale Milano e la pittoresca Monza”.

Progetti di grande portata che richiedono risorse che solo i grandi attori globali sanno mobilitare, ha evidenziato Silvia Maria Rovere, presidente di Poste Italiane con esperienza nel settore del real estate. “In passato si è assistito a una certa diffidenza nella collaborazione tra pubblico e privato, a differenza di quanto avviene all’estero. Tuttavia, iniziative di questo tipo necessitano di ingenti investimenti e competenze elevate, oltre a una governance sofisticata per garantire trasparenza nella gestione dei vari interessi”.

Attualmente, il focus è su un complesso ospedaliero, alloggi sociali e residenze studentesche dotate di servizi accessori. “Funzioni che un tempo rappresentavano solo un costo ora sono considerate elementi capaci di assicurare un ritorno significativo sugli investimenti. Sono fattori chiave per la redditività”, ha commentato la dirigente.

“Una ferita da sanare”
“Sesto è oggi un’area metropolitana che richiede attenzione e interventi – ha sottolineato Raffaello Ruggieri, direttore del credito di Intesa Sanpaolo -. Non stiamo semplicemente parlando di rigenerazione, che è diventata un termine utilizzato frequentemente, ma della rinascita di un’area industriale che un tempo rappresentava un’eccellenza del nostro paese. Siamo l’unica banca in Europa a finanziare progetti di bonifica: Harvard ci ha infatti fornito solo uno o due esempi da seguire. Per arrivare a questo punto, è stata necessaria un’operazione da un miliardo di euro, ma ora questo modello può essere replicato ed esportato. Dobbiamo essere fieri di poter presentare questo esempio anche all’estero”.

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