Milano: Nuove direttive per i vigili urbani per migliorare la presenza sulle strade e rafforzare l'identità del Corpo
Milano – Ogni giorno, dai vigili urbani ci sono controlli in nove incroci, uno per ciascun Municipio, dalle 7.45 alle 8.30 e dalle 17.45 alle 18.30. Gli agenti sono tenuti a effettuare il saluto militare e a indossare la divisa ufficiale, anche quelli che operano negli uffici. Le luci di crociera delle vetture saranno accese dalle 17 fino alle 7, per migliorare la visibilità delle pattuglie. Questi sono i primi provvedimenti adottati da Gianluca Mirabelli, il nuovo comandante della Polizia locale, rivolti ai tremila vigili. Si segnala una chiara discontinuità rispetto alla gestione precedente. L’intento è chiaro: migliorare la presenza degli agenti nelle strade di Milano, come indicato dal sindaco Giuseppe Sala a Mirabelli durante il suo insediamento al Comando di piazza Beccaria, succedendo a Marco Ciacci. Dopo il passaggio di consegne avvenuto il 1° ottobre, Mirabelli ha subito voluto apportare modifiche alla supervisione degli agenti. Nella riunione di ieri mattina con i presidenti dei Municipi, ha comunicato che a partire da questa settimana, due vigili sorveglieranno ogni incrocio delle nove zone.
Ecco una ricognizione delle arterie indicate:
corso Monforte insieme a via San Damiano; via Gioia e viale Sondrio; piazza Oberdan in collegamento con corso Buenos Aires; piazza Cinque Giornate accostata a corso XXII Marzo; via Ripamonti congiunta a viale Toscana; piazza Napoli insieme a viale Troya; piazzale Lotto; viale Monte Ceneri affiancato a viale Certosa; via Gioia allineata con viale della Liberazione.
Di fronte ai numeri uno dei “parlamentini“, Mirabelli ha comunicato che ha dato disposizione ai vigili di indossare costantemente, durante il servizio, l’uniforme ufficiale, anche se sono presenti negli uffici. Questo gesto è concepito per evidenziare il senso di appartenenza al Corpo.
Inoltre, il comandante ha fatto girare un’email rivolta ai dirigenti e ai capi delle unità della Polizia locale, in cui ricorda a tutti gli agenti il contenuto dell’articolo 49 del regolamento: “Il saluto militare tra i membri del Corpo, e nei confronti dei cittadini, delle istituzioni e delle autorità rappresentate, è un obbligo. Il saluto deve essere eseguito secondo le modalità apprese nei corsi formativi”. Tuttavia, i ghisa sono esentati dal saluto in determinate situazioni, ad esempio quando sono impegnati nella gestione del traffico.
Infine, un innovativo cambiamento rispetto alla precedente gestione riguarda l’uso delle luci delle auto di pattuglia. Per migliorare la visibilità dei mezzi della Polizia locale, Mirabelli ha imposto l’obbligo di mantenere accese le luci di emergenza tra le 17 e le 7. Si tratta di un ulteriore modo per far percepire ai cittadini milanesi la presenza dei “ghisa” sul territorio.
Le prime azioni di Mirabelli anticipano una ristrutturazione significativa della Polizia locale, che necessiterà di un accordo con le organizzazioni sindacali.
La settimana prossima è fissato un incontro tra il comandante e i rappresentanti degli agenti. Tra i temi in discussione ci sono gli aumenti salariali, per i quali esiste già un’intesa preliminare con alcune sigle, e l’estensione dei turni serali e notturni, su cui le negoziazioni sono attualmente ferme dopo un iniziale conflitto.
Ora il rapporto tra il comando e i sindacati appare favorevole. Orfeo Mastantuono, segretario del Csa, ha espresso un giudizio positivo riguardo alle prime direttive di Mirabelli: “È fondamentale che i ghisa siano visibili ai cittadini milanesi. Inoltre, l’obbligo di indossare la divisa rappresenta un forte segnale di appartenenza al Corpo”.