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Raccolta del riso in corso, Coldiretti lancia un allerta: “Situazione critica a causa delle condizioni meteorologiche, si procede giorno per giorno.”

Raccolta del riso minacciata dalle condizioni climatiche: incertezze sui rendimenti e possibili ritardi nella mietitura. Carnaroli, una storia di successo che festeggia 80 anni

La fase di raccolta del riso sta per intensificarsi, ma le avverse condizioni climatiche potrebbero ostacolare le operazioni di mietitura. Rimangono incertezze riguardo ai rendimenti. L’allerta emessa giorni fa da Coldiretti Lombardia è stata confermata dai rappresentanti del distretto Riso e Rane, un gruppo che include 42 aziende agricole in 23 comuni del Sud-Ovest Milanese, tra il parco Sud Milano e il parco del Ticino, per un totale di 4.000 ettari, di cui 3.000 dedicati a risaie. “Le oscillazioni climatiche e l’incertezza meteoclimatica portano a continui fermi: a questo ritmo, la raccolta non sarà conclusa prima di metà novembre” sostiene Marco Magni, direttore del distretto. Inoltre, le rese potrebbero risentire di alcuni problemi, anche se è ancora prematuro fare valutazioni definitive. “Ci si adatta di giorno in giorno”. Le interruzioni costanti nella raccolta dei chicchi si sommano ai ritardi nelle semine registrati nella scorsa primavera, dovuti alle intense piogge di aprile e maggio. “Alcuni agricoltori sono stati costretti a scegliere varietà con cicli di vita più brevi per recuperare il tempo perso a causa del maltempo primaverile” spiega Magni. “Durante l’estate c’è stato un recupero, ma ora il clima torna ad essere fonte di incertezze”. In generale, il 2024 non sarà ricordato come un anno favorevole per la produzione di riso. C’è il rischio che questa situazione influenzi il prezzo finale del prodotto, ricadendo quindi sui consumatori.

Mentre il rinomato Carnaroli si appresta a festeggiare i suoi 80 anni, è interessante considerare la sua storia: fu nel 1945 che venne coltivato per la prima volta a Paullo, grazie all’opera dell’agronomo e risicoltore Angelo De Vecchi. Questa varietà di riso ha dato vita a una tradizione che ogni anno a metà giugno viene celebrata nella sagra della città. Uno degli eventi più attesi è la preparazione di risotti in un grande pentolone da 50 chili, realizzati esclusivamente con il Carnaroli di qualità certificata, che attira visitatori anche da località distanti. Inoltre, il riso è protagonista della manifestazione gastronomica Gustariso, alla quale partecipano vari ristoranti del Sud Milano e del Lodigiano, presentando menù ispirati a questo ingrediente. È importante sottolineare che il Carnaroli “a DNA controllato”, ossia che mantiene le caratteristiche della varietà originale, viene coltivato nel distretto Riso e Rane, una rete di agricoltori costituita nel 2011 con l’obiettivo di valorizzare i prodotti locali. Le aziende coinvolte vendono i loro prodotti sia online che tramite la grande distribuzione.

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