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Un uomo è stato colpito con un coltello alla stazione Garibaldi. Il ferimento ha riguardato il viso, e si è verificato mentre stava proteggendo un amico impegnato a riprendere una lite

Milano – Un’accesa discussione si è trasformata in violenza sabato sera, poco dopo le 20:30, alla stazione Garibaldi, coinvolgendo alcuni giovani nordafricani. La scintilla che ha innescato la rissa è stata la vista di un telefono cellulare, appartenente a un ragazzo di 17 anni che stava riprendendo la scena con il suo smartphone. Questo gesto ha attirato minacce e un’aggressione nei confronti del giovane e di un amico coetaneo, entrambi figli di immigrati egiziani. Il secondo ragazzo ha cercato di difendere il suo compagno, ma ha subito colpi e un taglio al volto, sebbene non grave. All’arrivo della polizia, la situazione si era già tranquillizzata con la fuga dei partecipanti, lasciando soli i due ragazzi, che sono stati curati e trasportati in codice verde presso l’ospedale Fatebenefratelli. Questo episodio riporta l’attenzione sulle problematiche di sicurezza nelle stazioni, già oggetto di preoccupazione da tempo. Per affrontare il degrado, in luglio era stato lanciato il progetto ‘Stazioni Sicure’, un’iniziativa che riunisce varie autorità, tra cui Prefettura e forze dell’ordine, attuata con misure operative immediatamente implementate. Le stazioni di Centrale, Garibaldi, Cadorna, Rogoredo e Certosa sono ora soggette a controlli più severi. Inoltre, nel 2024 un centinaio di nuove unità militari, aggiungendosi ai 651 già in servizio, saranno impiegate per garantire maggiore sicurezza negli spazi pubblici, con presidi visibili anche nelle stazioni principali.

Sono stati implementati servizi straordinari per affrontare la situazione critica emersa tra la stazione di Garibaldi e piazza Gae Aulenti, dove i giovani si radunano soprattutto nei fine settimana. Uno degli incidenti più gravi risale al 6 agosto dell’anno scorso, quando Danylo Shydlovskyi, un giovane ucraino di diciannove anni, era stato aggredito e derubato del suo smartphone e portafoglio, riportando un grave sfregio al viso. A marzo, dopo un’indagine della polizia, sono stati arrestati undici uomini di origini egiziane, di età tra i 19 e i 36 anni. Durante il fine settimana, una pattuglia del commissariato Garibaldi-Venezia, già attiva nell’area, è intervenuta dopo che una rissa era scoppiata tra alcuni nordafricani, presumibilmente egiziani. Due ragazzi di diciassette anni, nati in Italia da genitori egiziani, si sono avvicinati, e uno di loro ha iniziato a filmare. Questo gesto ha provocato l’ira di uno degli involucrati, che ha minacciato il ragazzo, il quale ha ricevuto difesa dal suo amico, che ha però subito un attacco. È stato colpito con calci e pugni, e ferito al volto con un coltello. Anche il compagno ha riportato graffi. Attualmente, le indagini sono in corso per identificare i responsabili, che sembrano essere già conosciuti nel contesto della stazione.

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