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Per questioni legate alla sicurezza, Andrea Beretta è stato spostato a San Vittore

Il precedente capo ultras dell’Inter, Andrea Beretta, sospettato dell’assassinio di Antonio Bellocco a Cernusco sul Naviglio, è stato rilocato. Dall’istituto penitenziario di Opera, Beretta, quarantanovenne, è stato portato al carcere di San Vittore, sito nel cuore di Milano, dove ora è tenuto in isolamento.

Tale decisione pare sia dovuta a precauzioni di sicurezza per evitare possibili rappresaglie da parte della famiglia di Bellocco, famosa per appartenere alla ‘ndrangheta di Gioia Tauro. Sembra che lo stesso Beretta abbia richiesto protezioni affermando ai pm incaricati dell’indagine che, prima dell’omicidio, era stato informato del fatto che Bellocco avrebbe voluto assassinare lui.

Altri processi

Nel frattempo, Beretta, da tempo afflitto da guai legali, è soggetto ad ulteriori indagini. Recentemente è stato assolto in un caso di presunta estorsione, nel quale era stato precedentemente condannato insieme a Davide Bombardini e Claudio Morra, un reato che era stato riformulato come esercizio arbitrario dei propri diritti in luglio 2023. In questa circostanza, l’annullamento della denuncia da parte di un costruttore ha avuto un ruolo chiave.

Nel giugno scorso, tuttavia, Beretta è stato ritenuto colpevole di aver picchiato un venditore ambulante a San Siro. La pena, commutata in una multa di poco inferiore a 4mila euro da Mariolina Panasiti, la giudice di Milano. Panasiti ha affermato che nell’azione del quarantanovenne non vi sarebbero state motivazioni discriminatorie.

Riguardo la Curva Nord.

L’assassinio di Antonio Bellocco ha gettato nello sconforto non solo i suoi parenti e i suoi amici, ma anche i sostenitori dell’Inter. Pochi giorni fa, La Curva Nord ha nuovamente alzato la voce. “Come abbiamo già menzionato più volte nei comunicati recenti, la Nord ha avviato un nuovo percorso, scegliendo la direzione della trasparenzza e dei principi come guida per ristabilire l’armonia che è stata, ancora una volta, messa in pericolo da episodi che non hanno nulla a che fare con i frequentatori della curva”, si legge in un annuncio.

“Questo nuovo inizio, anche se può sembrare ‘indolore’, richiede – hanno confessato gli ultras – sacrifici enormi a coloro che hanno deciso di garantire un futuro alla Nord e di garantire quella continuità nel mostrare l’intensità di sostegno degli ultimi tempi”. Questo compito è stato assegnato a Renato Bosetti, anch’egli una figura emblematica della Nord, fondatore degli Old fans, che ora è tornato in carica.

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