La sospetto e un senso di timore permeano piazza Aspromonte. I giovani seduti sugli orli dei muretti, come pure coloro che passeggiando il proprio cane o accompagnano i propri figli nel parco, non trasmettono esattamente uno spirito di fiducia. Questo parco, incastonato tra cemento e vegetazione, dista poco da piazzale Loreto. “Si sa, c’è chi non è esattamente una buona compagnia qui,” osserva una donna, desiderosa di verificare l’identità giornalistica dell’interlocutore senza rivelare la propria. “Dopo l’epidemia di Covid, la polizia è più presente. La situazione è peggiorata”. Di fatto, le lamentele rivolte alla piazza non mancano, oscillando tra feste rumorose, inquinamento acustico, maleducazione e discussioni continue. “Alcuni di qui si riuniscono per bere, e quando l’alcool prende il sopravvento, le bottiglie finiscono sulla testa,” condivide Tiler Emanuel, un assiduo frequentatore del campo da basket della piazza. “È un pericolo per il mio cane, ci sono dei frantumi di vetro per terra”. Ciò nonostante, alcuni residenti locali non percepiscono alcuna preoccupazione sociale. “Circolo spesso qui di giorno, e nessuno mi infastidisce,” riferisce un’altra donna, che preferisce rimanere anonima. “Ci parlo con le persone che dormono sulle panche e porto qualche vecchio vestito di mio marito. Vorrei fare di più però”.