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Donne che usano narcotici per far cadere un uomo in un sonno profondo di 96 ore al fine di depredarlo

Due giovani donne, residenti a Milano, sono state arrestate da parte della Polizia di Novara dopo aver drogato un uomo, facendolo cadere in un sonno profondo che ha durato 96 ore, appositamente per rubare oggetti di valore, contanti e carte di credito. Le due agivano principalmente nell’area di Milano.

Gli agenti di polizia di Novara, insieme alla Squadra Mobile, sono intervenuti in una casa a Novara, dove hanno rinvenuto un anziano in stato incosciente adagiato sul divano. La casa era stata svaligiata e dall’abitazione mancavano diversi oggetti di valore in oro, denaro contante e una carta Bancomat che erano nel portafoglio, oltre al telefono cellulare. Sulla tavola vi erano tre bicchieri, uno dei quali conteneva un liquido più scuro degli altri due.

All’ospedale, l’anziano è risultato positivo alla benzodiazepina, un agente generalmente impiegato in farmaci con proprietà di ansiolitico e sedativo. L’operazione della polizia che seguì rivelò che la carta di credito dell’uomo era stata usata per prelevare contanti e acquistare cellulari di alta gamma.

Nell’intervista data dopo la sua dimissione, l’anziano, che rimase senza sensi per 96 ore, raccontò come fosse stato avvicinato da due giovani donne nel centro della città. Le donne, affermando di essere senza soldi e affamate, lo invitarono a casa e qui, dopo aver bevuto un drink, l’uomo ha perso conoscenza e non è riuscito a ricordare nulla fino al suo completo risveglio in ospedale nei giorni successivi.

Le indagini della polizia hanno portato all’identificazione e arresto di due presunte responsabili di un crimine. Sono due ragazze rumene di 23 e 24 anni che risiedono a Milano e hanno precedenti per reati contro la proprietà. Le giovani sono state identificate sia dalla persona lesa che dal venditore del negozio dov’è stata usata la carta bancomat sottratta all’uomo.

La Procura della Repubblica di Novara, considerando la gravità del reato, ha richiesto e ottenuto una misura precauzionale di detenzione nei confronti delle due donne per accusa di rapina aggravata, lesioni gravi e uso indebito di carte di credito, sulla base delle prove raccolte dall’attività investigativa della polizia di Stato.

Gli agenti della Squadra Mobile hanno rintracciato e fermato le due ragazze, nonostante fosse complicato data la loro mancanza di un indirizzo stabile, eppur le loro frequenti apparizioni nella zona milanese. Erano solite spostarsi in auto continua. Durante l’arresto, una delle due è stata trovata con un flacone di un forte farmaco per l’ansia (Xanax) e un telefono comprato con la carta sottratta alla vittima. Sono state quindi portate nelle prigioni di Vercelli e Milano.

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