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Striscioni contro le Olimpiadi di Milano: pioggia di multe agli attivisti

Multe e repressioni: attivisti di Extinction Rebellion fermati per degli striscioni anti Olimpiadi a Milano

Opposizione ai giochi olimpici invernali nel milanese: attivisti di Extinction Rebellion multati per protesta ambientale

Nelle prime ore del 7 febbraio, otto attivisti di Extinction Rebellion si sono radunati in Via Melchiorre Gioia, Milano, con l’intento di esprimere il loro dissenso nei confronti delle imminenti Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Muniti di due striscioni lunghi 12 metri, il loro messaggio era chiaro: “Olimpiadi senza neve? Una cagata pazzesca” e “Aeroporto a Cortina? Una cag*** pazzesca” – tratti da una famosa citazione del cinema italiano. Gli attivisti miravano a srotolare questi striscioni di fronte al palazzo del Consiglio Regionale della Lombardia, evidenziando le loro preoccupazioni ambientali riguardo ai giochi olimpici invernali che si disputeranno fra due anni esatti. In quest’ultima occasione verrà costruita la pista bob a Cortina, dal costo di 81 milioni di euro, la quale, secondo la manifestante Sara: “Sarà l’ennesimo impianto abbandonato sulle nostre montagne, costruito senza valutazione ambientale, di sicurezza e un piano per il futuro”.

L’intervento autoritario e le multe

Tuttavia, prima che potessero srotolare i loro striscioni, le autorità sono prontamente intervenute. Polizia locale, Carabinieri e membri della Digos hanno fatto irruzione, sequestrando gli striscioni e impedendo agli attivisti di completare la loro dimostrazione.

Nonostante le loro intenzioni pacifiche, gli attivisti si sono ritrovati a subire le conseguenze legali. Identificati e multati per affissione non autorizzata, hanno espresso il loro dissenso, denunciando ciò che hanno percepito come una repressione sproporzionata. In una dichiarazione rilasciata successivamente, hanno lamentato la risposta pesante, citandola come parte di una tendenza in corso di maggiore controllo e sanzioni contro i movimenti guidati dai giovani come Extinction Rebellion.

Il messaggio di dissenso e la difesa dei diritti

“Questa mattina, sono uscita da casa per portare avanti un’azione che non sono riuscita a completare, solo per passare tre ore al freddo e tornare a casa con una multa”, ha espresso Sara, una dei partecipanti.

Al di là della questione immediata del loro tentativo di protesta, gli attivisti hanno sottolineato un messaggio più ampio: la necessità di difendere il diritto all’espressione pacifica del dissenso in un contesto democratico.

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