×

Città 30 a Milano: strisce pedonali umane

Dopo le piste ciclabili umane, domenica 26 Febbraio a Milano sarà il turno delle strisce pedonali umane per sensibilizzare l'utenza debole a piedi, soprattutto in centro.

Flash Mob strisce pedonali umane

L’ultima manifestazione simile, fu quella in Viale Monza, costituita da una catena di persone per proteggere la pista ciclabile. Domenica 26 Febbraio invece, toccherà alle strisce pedonali umane.

L’iniziativa delle strisce pedonali umane

L’obiettivo principale è sempre quello di sensibilizzare chi si sposta in macchina, moto o scooter, che la strada non appartiene solo ai mezzi a motore, ma deve essere condivisa da pedoni, ciclisti e persone con disabilità in carrozzina. L’iniziativa si svolgerà alle 15:00 ai Bastioni di Porta Volta ed è stata organizzata da Fiab Ciclobby Milano e Legambici, parteciperanno anche Cittadini per l’aria, Genitori antismog e Sai che puoi.

La manifestazione “strisce pedonali umane” è organizzata in tutta Italia. Si scenderà in strada per chiedere al comune di proteggere l’utenza debole, a partire da chi si trova spesso ad attraversare la strada senza il dovuto rispetto da parte di chi è alla guida di un automobile e rischiando anche dei seri incidenti.

Nel pratico la protesta si svolgerà mediante il dispiegamento di un cordone di persone in fila indiana nei pressi dell’attraversamento pedonale. Quando un pedone dovrà attraversare la strada, il cordone sarà lì a proteggerlo.

Milano Città 30

Gli organizzatori, tramite questa manifestazione, chiederanno al municipio anche azioni concrete per trasformare Milano in Città 30 entro il 1 gennaio 2024. L’idea era stata già promossa dal consiglio comunale questo gennaio, manca solo un vero e proprio piano che deve rilasciare Palazzo Marino.

Città 30 è una misura che comporterebbe il limite di velocità a 30 km/h su tutte le strade urbane, fatta eccezione per alcune arterie a grande scorrimento. I firmatari del testo sostengono che il nuovo limite di velocità potrebbe aiutare a ridurre il numero e la gravità degli incidenti stradali. A dimostrarlo è la scienza e la matematica: tra tempo di reazione e spazio di frenata a 30 km/h un veicolo percorre 13 metri, a 50 km/h ne percorre circa 28. Non solo gli incidenti fatali diminuirebbero drasticamente, ma ne gioverebbe anche l’ambiente. Sarebbe un’ottima iniziativa anche per la lotta all’inquinamento atmosferico e acustico.

Inoltre, per quanto riguarda il traffico e i tempi medi di percorrenza, non verrebbero limitati. Con questa manovra verranno addirittura fluidificati e velocizzati. Si Eviteranno anche accelerate e frenate che consumano più carburante, producono maggiore smog e sono più pericolose per la sicurezza.

L’obiettivo del testo, comunque, è uno solo: disincentivare l’uso dei mezzi a motore privati per gli spostamenti nella cintura urbana.

Leggi anche

Contentsads.com