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Corso Garibaldi, divieto di alcol d’asporto. I gestori: “Abbiamo il dovere di lavorare”

L’ordinanza di Sala c’è, ma è una specie di “dead man walking”: quasi nessun locale rispetta i divieti

Corso Garibaldi, stop all'alcol da asporto. Le lamentele dei gestori

Nel tratto di corso Garibaldi compreso tra largo La Foppa, via Moscova e via Marsala resta in vigore lo stop all’alcol da asporto dalle dieci di sera e ai dehors dei locali da mezzanotte.

Regole solo sulla carta: quasi nessun locale rispetta i divieti. Controlli inesistenti.

Corso Garibaldi: la situazione

L’avvocato Claudio Linzola, che rappresenta undici locali di corso Garibaldi, puntualizza: “Formalmente l’ordinanza firmata dal sindaco Giuseppe Sala il 4 giugno 2021 c’è ma è una specie di ‘dead man walking’. La questione è di giustizia sostanziale. I provvedimenti limitativi sono frutto di decisioni assunte in origine senza il coinvolgimento dei gestori che non hanno avuto la possibilità di difendersi“.

La movida a mezzo regime ostacola l’attività di tanti lavoratori. Diego Travaglio, presidente di Garibaldi District, tra i gestori del Jungle Tiki, dichiara: “Abbiamo il dovere di lavorare, dietro ogni locale ci sono tanti lavoratori e le loro famiglie, parliamo di centinaia di persone”.

Curioso come le regole siano valide solo per questa zona, famosa per la sua nightilife.

Corso Garibaldi: la battaglia

Una sentenza del Consiglio di Stato -pubblicata il 6 ottobre- ha dichiarato l’inammissibilità dell’appello del condominio del civico 104 relativo al contenzioso che ha originato il primo provvedimento del Comune di Milano -quello che a novembre 2020 aveva fissato dei paletti solo nei weekend-.

La vicenda è partita dalla battaglia degli inquilini del condominio al civico 104 per fronteggiare l’“intollerabile inquinamento acustico” generato dai clienti dei pub. A fine 2019 il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso dei cittadini contro il silenzio opposto dal Comune alla richiesta di “ordinanze contingibili e urgenti” per mettere il silenziatore alla movida. A novembre 2020 il Comune fissa alcuni paletti: niente alcol e tavolini all’esterno da mezzanotte alle 6, solo nei weekend. I residenti, però, ottengono un altro verdetto favorevole nel maggio 2021 e costringono di fatto Sala a un’ulteriore stretta. Con l’ordinanza del 4 giugno 2021 i divieti sono estesi a tutti i giorni della settimana, con lo stop all’asporto dalle 22 alle 6 e ad utilizzare dehor e tavolini esterni da mezzanotte alle 6.

Il 6 agosto, il Tar accoglie le istanze dei gestori dei locali, annullando così la sentenza del 2020. Tuttavia, il 20 settembre è stata respinta la loro richiesta di annullare l’ordinanza più ristrettiva del 4 giugno 2021. Secondo il Tar, col provvedimento del 2021, Palazzo Marino ha trovato il giusto equilibrio tra il diritto al riposo dei cittadini e quello all’esercizio dell’attività economica. Per i commercianti, invece, l’ordinanza avrebbe introdotto “una disparità di trattamento, nel tentativo di colmare “un vuoto” disciplinare dovuto alla mancanza di un piano di risanamento acustico”.

Linzola afferma: Appena verrà discussa l’opposizione alla seconda sentenza in base alla quale è stato emesso il provvedimento del giugno 2021 verrà travolto pure quello“.

Per quando è fissata l’udienza? Appuntamento all’anno prossimo.

LEGGI ANCHE: Movida fuori controllo a Milano: le protesta di residenti e commercianti

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