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Pedonalizzazione corso Buenos Aires, si riaccende il dibattito. I commercianti restano contrari

L’associazione dei proprietari degli immobili approva l’eliminazione dei parcheggi. Confcommercio: "Senza strisce blu vendite caleranno"

Corso Buenos Aires, si riaccende il dibattito per la pedonalizzazione

Quale sarà il futuro di corso Buenos Aires? La via dello shopping torna nuovamente sotto i riflettori.

Pedonalizzazione corso Buenos Aires: necessaria una sperimentazione preliminare

Secondo Luigi Ferrario, presidente di Real Baires -associazione che raggruppa i maggiori proprietari degli immobili di corso Buenos Aires– il flusso per lo shopping “aumenta grazie alle aree pedonali”. Il presidente chiarisce: A noi il progetto di riqualificazione di corso Buenos Aires presentato dal Comune piace, perché guarda al futuro“.

Ovviamente la soluzione non può essere adottata dall’oggi al domani. Gli associati di Real Baires appoggiano la proposta del Municipio 3: sperimentare la chiusura al traffico la domenica o durante gli eventi potrebbe essere un buon inizio.

Tuttavia, Ferrario avanza due proposte all’amministrazione comunale: La pista ciclabile sarebbe preferibile senza cordolo: il rischio è creare una corsia di accelerazione pericolosa. Piuttosto andrebbero potenziati i controlli per rendere davvero funzionante la zona 30 all’ora, perché biciclette, monopattini e automobili possano convivere”. Inoltre, riguardo i parcheggi carico/scarico, fa notare: “Ci preoccupa il flusso dei residenti che hanno necessità di fermarsi per pochi minuti sotto casa“.

Pedonalizzazione corso Buenos Aires, Meghnagi: “Non c’è stato verso di far cambiare idea al Comune”

Secondo Confcommercio, invece, l’eliminazione delle strisce blu porterà a uncalo dello shopping del 10-15%”.

“Non verranno più i clienti per gli acquisti “pesanti”, impossibili da portare a mano”, chiarisce Gabriel Meghnagi, presidente rete associative vie di Confcommercio. Con tutta probabilità le vie limitrofe saranno molto trafficate, pertanto, diventerà impossibile parcheggiare. Meghnagi prosegue: “Ci adegueremo perché non c’è stato verso di far cambiare idea al Comune. Speriamo, però, che l’amministrazione comunale possa fare un passo indietro sul carico/scarico: questo limiterebbe ulteriormente le attività commerciali, portando persino alla chiusura di molti negozi che hanno la necessità di ricevere le consegne”.

Interviene anche Arianna Censi, assessore alla Mobilità, che afferma: Faremo un lavoro maniacale, calcolando la distanza tra i negozi e i punti di carico/scarico che installeremo lateralmente. Qualche vetrina ne sarà avvantaggiata, qualche altra no, ma faremo il possibile”,

E aggiunge: “Il nostro obiettivo è limitare il più possibile il tempo del cantiere: vogliamo restituire ai cittadini quanto prima il nuovo corso Buenos Aires, convinti che tutti ne beneficeranno”.

Il termine potrebbe coincidere con l’inizio delle Olimpiadi 2026.

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