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Vaccino Covid in Lombardia, l’insuccesso della quarta dose: solo il 12% degli over 60 l’ha già ricevuta

Diminuisce il numero delle vaccinazioni. Ad agosto l'hub a Palazzo delle Scintille rimarrà chiuso il sabato, la domenica e a Ferragosto

Covid in Lombardia, solo il 12% degli over 60 ha ricevuto la quarta dose di vaccino

Le somministrazioni della quarta dose di vaccino anti-Covid sono in calo: la campagna vaccinale è ai minimi.

Quarta dose vaccino Covid: 3 su 10 sono over 80

Nella giornata di lunedì 25 luglio, in Lombardia, si sono vaccinate 11.795 persone, di cui 10.228 hanno ricevuto la seconda dose booster. Solo poco più del 12% ha aderito alla campagna sulla seconda dose booster: 3 su 10 sono over 80.

Dati i numeri, ad agosto, il grande hub a Palazzo delle Scintille ha deciso di chiudere i battenti il sabato, la domenica e a Ferragosto. L’hub rende noto: “Saranno molto pochi presumibilmente quelli che si fanno vaccinare nella settimana dal 12 al 16”.

Quarta dose vaccino Covid: il bollettino di domenica 24 luglio

Il tasso di positività scende a quota 17,8%. Stando al bollettino di domenica 24 luglio nel territorio metropolitano di Milano i contagi erano 711, di cui 308 nella città capoluogo. Seguono le province di Brescia con 395 nuovi casi, Monza e Brianza con 224, Bergamo con 189, Pavia con 180 e Varese con 154. Aumentano i casi a Cremona (99), Como (88), Mantova (78), Lodi (61), Lecco (31) e Sondrio (23).

Quarta dose vaccino Covid: l’offerta vaccinale in caso di recrudescenza pandemica

Nel frattempo, la giunta della Regione Lombardia, insieme a Guido Bertolaso, ha approvato il “Piano operativo regionale di Emergenza vaccinazioni Covid-19, contenente la programmazione dell’offerta vaccinale da attuare in caso di recrudescenza pandemica. La Regione ipotizza due scenari: il primo prevede che le Ats, in collaborazione con le Asst, si organizzino, entro 7 giorni, per garantire fino a 35 mila vaccinazioni al giorno sul territorio regionale. L’altro, invece, contempla che le Ats e le Asst attivino entro 15 giorni dall’input della Dg Welfare, un numero di centri vaccinali idonei a sostenere un’attività di somministrazione di massa che permetta di raggiungere le 60 mila vaccinazioni al giorno.

Il primo scenario prevede l’attivazione di 70 centri vaccinali (di cui 21 massivi), 10 centri vaccinali gestiti dai medici di medicina generale e 453 farmacie, il secondo l’attivazione di 86 centri vaccinali (di cui 37 massivi), 10 centri vaccinali gestiti da medici di medicina generale e 453 farmacie.

Il presidente Attilio Fontana e la sua vice Letizia Moratti hanno fatto sapere che saranno attuate azioni di sistema in grado di garantire omogeneità di intervento sui singoli territori delle Ats“.

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