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Scalo Romana, depositato il progetto in Comune: come cambia il villaggio olimpico 2026

La bonifica dell'ex scalo ferroviario è terminata. Il progetto definitivo prevede un incremento degli spazi destinati al pubblico

Scalo Romana, depositato il progetto in Comune: le modifiche del villaggio olimpico

La bonifica dell’ex scalo ferroviario è stata portata a termine: tra poche settimane inizieranno i lavori.

Progetto Scalo Romana: volumetrie più omogenee

Nei giorni precedenti il fondo di investimento immobiliare Porta Romana, in accordo con Fs italiane, ha depositato in Comune la proposta definitiva di Programma integrato di intervento del masterplan di rigenerazione dello scalo. Rispetto alla versione originaria, il progetto ha subito qualche modifica.

Il programma definitivo, infatti, prevede volumetrie distribuite in modo più omogeneo e un incremento degli spazi destinati al pubblico. Per favorire la continuità urbana e le connessioni pedonali e ciclabili con la città il parco centrale verrà esteso con due promenade a Nord e a Sud. Inoltre, si rafforzerà il ruolo delle eco-zone, corridoi verdi che potranno ospitare attrezzature anche di interesse pubblico, delle piazze pubbliche e della Foresta sospesa. La piazza sopraelevata del distretto Lodi verrà integrata in termini di connessioni nord-sud, di continuità con le eco-zone e di collegamento con Corso Lodi, con la stazione della metropolitana e con il passante ferroviario.

Progetto Scalo Romana: la città del futuro

L’elemento caratterizzante? Una mini-foresta sospesa sui binari della ferrovia che attraverserà il Parco Romana per 600 metri da Est a Ovest. Il parco urbano collegherà la zona di Porta Romana con la prima periferia, la quale, negli ultimi anni, ha accolto Fondazione Prada e Symbiosis.

La nuova città del futuro verrà disegnata da Outcomist, insieme allo studio di Carlo Ratti, a Plp architecture di Lee Polisano, e alla squadra di Diller Scofidio + Renfro.

Progetto Scalo Romana, Ratti: “La perfezione della città dei 15 minuti”

I binari della ferrovia verranno interrati nella parte centrale dell’area e gli edifici saranno realizzati in legno. Un anno fa l’ad di Coima, Manfredi Catella, aveva immaginato un quartiere-attrazione con più di dieci milioni di visitatori all’anno, sottolineando che potrebbe diventare il progetto simbolico della ripartenza italiana. Insomma, case, verde, negozi e uffici, ma niente auto. Secondo Carlo Ratti, il Parco Romana esprimerà “la perfezione della città dei 15 minuti”.

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