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Olimpiadi 2026, verso una Milano senza barriere architettoniche

In programma gli interventi sulla metropolitana Rossa e Verde, il piano di Palazzo Marino

Eliminazione barriere architettoniche a Milano: l'obiettivo entro il 2026

Per essere accogliente e ospitale in vista dei Giochi invernali olimpici e paralimpici, il capoluogo lombardo si è posto come obiettivo quello di eliminare le barriere architettoniche entro il 2026.

Milano senza barriere architettoniche: lavori anche a Garibaldi e Lambrate

Da quando la bandiera a cinque cerchi è arrivata all’aeroporto di Malpensa, è partito il count down per l’intenso percorso di pianificazione. Palazzo Marino ha aperto il dossier accessibilità; infatti, Arianna Censi, assessore alla Mobilità, è stata lieta di annunciare: “Vogliamo arrivare a questo grande appuntamento liberi dalle barriere architettoniche”.

L’obiettivo primario è il trasporto pubblico: necessarie pedane ed elevatori su tutti i mezzi Atm. Il 76% delle stazioni è accessibile (ovvero 86 su 113). Linee come la M3, la M5 e la futura M4 sono a portata di tutti, mentre bisogna lavorare sulla M1 e la M2.

In previsione due progetti di fattibilità tecnica per le fermate di Garibaldi e Lambrate: si tratta della realizzazione di quattro ascensori. La spesa stimata è di circa 4 milioni di euro. Nel 2018, inoltre, Milano ha aderito al P.E.B.A, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche che dà le linee guida per gli interventi, in campo una programmazione strutturale.

Milano senza barriere architettoniche: il progetto Milano Facile

L’Amat, l’Agenzia del Comune che si occupa di mobilità, ha deciso di aderire al progetto Milano Facile, mappando tutte le barriere architettoniche della città: gradini, scivoli che mancano, marciapiedi stretti o sconnessi e troppo pendenti, pavimentazioni non adatte per i disabili. Questi dati verranno inseriti nel database collaborativo di OpenStreetMap, al fine di individuare i punti critici della città.

Mattia Abdu, presidente del Municipio 1, ha chiarito: “Chiediamo al Comune che le risorse disponibili per gli interventi sull’accessibilità vengano investite in maniera prioritaria lungo tutti i percorsi più battuti dalle persone con difficoltà motorie, cognitive e sensoriali”. Necessario aprire una corsia preferenziale per le zone in cui sono concentrati maggiormente ospedali, ambulatori, parchi e scuole.

Milano senza barriere architettoniche: i commenti

Armando de Salvatore del Craba, il Centro regionale per l’accessibilità, ha affermato: “Vorremmo che il Comune mettesse a punto un tavolo di coordinamento con le associazioni e la città per coinvolgere tutti gli attori nella progettazione degli interventi“. Interviene anche la deputata, consigliera comunale e delegata del sindaco sull’accessibilità Lisa Noja: Occorre lavorare di più, utilizzando ad esempio i fondi del Pnrr a disposizione”.

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