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Area B e zone 30, le nuove regole e divieti: cosa cambia a Milano

Cosa prevede il "Piano Aria", gli obiettivi green e la ztl in piazza Sant'Agostino.

Area B e zone 30, regole e divieti a Milano

Approvato il Piano Aria per disegnare la Milano di domani: una città senza auto private in circolazione nel 2050, un’unica zona 30 nel giro di 10 anni e parcheggi solo a pagamento, possibilmente non in superficie.

Area B e zone 30: gli obiettivi

A distanza di neanche due mesi dall’inizio dell’anno, lo smog a Milano ha già oltrepassato la soglia d’allerta. Il primo obiettivo è quello di ridurre le emissioni di Co2 del 45% entro il 2030, per una città carbon neutral nel 2050. Il secondo obiettivo prevede il raggiungimento del 75% di rifiuti riciclati nel 2028. Ad aggiungersi l’efficientamento energetico degli edifici. Inoltre, i tetti verdi passeranno da mille metri quadri a 10 mila sugli edifici comunali e verranno posati nuovi pannelli solari.

Area B e zone 30: il dispositivo Move-in

Da ottobre è previsto lo stop per i diesel euro 5, i quali non potranno più circolare nell’Area B, ad eccezione dei veicoli dotati del dispositivo di Move-in. Introdotta da Regione Lombardia, questa scatola nera garantirà una robusta soglia di tolleranza chilometrica per la circolazione delle auto inquinanti.

Area B e zone 30: la Ztl

Nella giornata di lunedì 21 febbraio è scattata, in pre-esercizio, la telecamera che controlla la zona a traffico limitato in via Cesare da Sesto e piazza Sant’Agostino. Il pre-esercizio avrà una durata di trenta giorni, successivamente il dispositivo elettronico darà il via alle multe. I residenti, i domiciliati e i possessori di box o posto auto all’interno della zona, a seguito di richiesta alla Polizia Locale per il rilascio del permesso di transito, potranno accedere. Nelle giornate di martedì e sabato potranno accedere anche i veicoli degli operatori del mercato.

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