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I prezzi delle case a Milano: la classifica dei quartieri

Il report sulle variazioni negli ultimi 5 anni

Milano, Lombardia

Negli ultimi cinque anni il Vigentino -tra viale Ortles e via Cermenate- ha ottenuto la maggior rivalutazione immobiliare: le nuove abitazioni hanno riportato un balzo del 50%, mentre quelle usate in buono stato sono pagate il 37,5% in più rispetto al 2016. Sul podio anche la zona Parco-Castello, con un balzo del 47,3% per gli edifici ristrutturati a nuovo e del 50,7% per l’usato. Terzo posto per il quartiere Gratosoglio –Missaglia, con +45% per il nuovo e +36,7% per l’usato.

I prezzi delle case a Milano: la graduatoria

Chi si trova in vetta alla graduatoria dei prezzi? Ovviamente, il Quadrilatero, con punte di 16.400 euro al metro. Nelle zone top, come Quadrilatero, Brera, Magenta, corso Venezia, le transazioni per gli immobili passano spesso per una sorta di mercato parallelo del passaparola a quotazioni stellari, a differenza di quello che va sul mercato ‘pubblico’, il quale non ha caratteristiche di esclusività coerenti con le richieste di prezzo.

L’aumento medio dal 2016 è pari al 26,9% per il nuovo e al 25,2% per l’usato in buono stato.

I prezzi delle case a Milano: il commento di Albanese

Il presidente di Fimaa Milano Monza Brianza, Enzo Albanese, ha chiarito: “La novità più interessante sul mercato milanese è che negli ultimi anni è venuta meno quella sorta di barriera rappresentata dalla Circonvallazione della 90-91, portando a un aumento della richiesta di case nuove nelle aree che un tempo si definivano di periferia, anche se ovviamente la presenza di servizi è ancora una forte discriminante tra quartiere e quartiere. Nelle aree più centrali c’è solo la possibilità di riqualificare edifici e di fare piccole costruzioni, certo non si potranno replicare Porta Nuova o Citylife e non c’è nemmeno una domanda così ampia di case costose. Nelle aree più decentrate invece sono ancora possibili interventi di vera e propria rigenerazione urbana, con complessi di grandi dimensioni che apportano valore a tutto il quartiere, e a costi inferiori a 5mila euro al metro”.

Considerando i futuri sviluppi, Albanese prevede lo sviluppo di due ipotetiche situazioni, e prosegue: Come è caduta la barriera della circonvallazione dovrà cadere quella dei confini comunali e, con la realizzazione di nuove infrastrutture grazie al Pnrr, cominciare a ragionare dal punto di vista immobiliare e non solo burocratica in termini di città metropolitana. La seconda il ritorno dell’affitto. Ci sono segnali di un interesse da parte degli investitori istituzionali, soprattutto stranieri verso lo sviluppo di aree per la realizzazione edifici destinati alla locazione. Anche se il target di riferimento è quello di persone con buon reddito che cerchino la casa in affitto per scelta e non per necessità”.

I prezzi delle case a Milano: gli affitti sociali

Per gli affitti sociali è necessario l’intervento di fondi pubblici. Attualmente, l’affitto a canone di mercato è meno conveniente del mutuo. Nel capoluogo lombardo, la rata di un mutuo a 30 anni è più bassa del canone di locazione per lo stesso appartamento. Se l’inflazione si stabilizzerà al livello attuale del 3%, non ci saranno più mutui fissi all’1,5%.

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