L'8 ottobre 2001 persero la vita 118 persone nello scontro all'aeroporto di Linate tra un Boeing e un Cessna.
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Nel ventesimo anniversario del drammatico incidente aereo di Linate è stato osservato un minuto di silenzio, in ricordo delle vittime.
Tragedia Linate: le iniziative
Nella mattinata dell’8 ottobre, alle ore 8.10, in tutti gli aeroporti nazionali, sono state ricordate le vittime del disastro che ha fortemente cambiato l’aviazione civile italiana. L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha invitato tutti gli operatori del settore a rispettare un minuto di silenzio nell’orario in cui è avvenuto l’incidente, rendendo così omaggio alle vittime e stringendosi ai loro familiari.
In seguito, verrà celebrata la messa. La nota stampa del Comitato 8 ottobre, formato dai familiari delle vittime della tragedia, riporta quanto segue: “Gli anni passano, la memoria resta. 8 ottobre 2001-8 ottobre 2021. Sono trascorsi vent’anni dall’indimenticata e indimenticabile tragedia di Linate. E in occasione del ventennale il Comitato 8 ottobre, insieme alla Fondazione, hanno cercato di organizzare al meglio, nel pieno rispetto delle regole anti-Covid, una giornata che possa celebrare al meglio le tante vite spezzate e far sentire alle famiglie delle vittime che non sono state dimenticate e ci sarà sempre un approdo sicuro a cui rivolgersi”. La nota prosegue: “La giornata di venerdì 8 ottobre si aprirà con la tradizionale Santa Messa, che verrà celebrata alle ore 10.30 dall’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, presso il Bosco dei Faggi, con i preziosi accompagnamenti musicali del Coro dei Giovani de “La Verdi”.
Inoltre, nella serata di sabato 9 ottobre, grazie alla Direzione del Conservatorio, alla Giunta Comunale e al sindaco Beppe Sala, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi, alle ore 18, ci sarà un concerto durante il quale verranno eseguiti i brani di Wagner e Schubert. Il Comitato 8 ottobre conclude la nota sottolineando “proprio in occasione del ventennale è stato pubblicato un bellissimo libro, scritto da Francesca La Mantia, dal titolo “Non è colpa della nebbia – La tragedia di Linate spiegata ai ragazzi”, un testo imperdibile per rendere sempre attuale una delle pagine più tristi, purtroppo, degli ultimi decenni”.
Tragedia Linate: cos’è successo 20 anni fa
Lunedì 8 ottobre 2001 fu una giornata nebbiosa a Milano e Linate divenne protagonista della tragedia aerea più grave della storia italiana. I primi soccorsi arrivarono sul posto alle ore 8.20: lo scontro tra il piccolo Cessna da turismo e l’aereo di linea scandinavo, un Md87 della compagnia Sas, che dopo l’impatto finisce la sua corsa contro un hangar dell’aeroporto e prende fuoco, non lascia molto spazio all’immaginazione. Furono 118 le persone che persero la vita: 4 a bordo del Cessna, 110 tra passeggeri e componenti dell’equipaggio dell’aereo scandinavo e 4 dipendenti della Sea, addetti allo smistamento bagagli. Il dipendente della Sea, Pasquale Padovano, fu l’unico sopravvissuto: venne ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano, restando in coma per ben quattro mesi. Alla data odierna, nonostante i 108 interventi chirurgici, “indossa” ancora i segni della tragedia.
Errare humanum est: fu esclusa l’ipotesi di un attentato terroristico, in quanto i riscontri puntualizzarono che si trattò di un errore umano.
Secondo la ricostruzione, alle ore 8.10, il pilota tedesco del piccolo aereo da turismo riceve dalla torre di controllo le indicazioni sul percorso da seguire per il rullaggio, ma invece di andare della direzione Nord indicatagli, il pilota punta a Sud: l’errore fu fatale. I dati della scatola nera sembrano riportare manovre d’emergenza da entrambi i piloti, ma purtroppo, ciò non bastò ad evitare il disastro.
Tragedia Linate: la peggior tragedia della storia d’Italia
I numeri sono terrificanti: 104 passeggeri del volo Sas, 6 componenti dell’equipaggio, 2 passeggeri del velivolo Cessna, 4 lavoratori dell’aeroporto. Il 20 novembre 2002 ci fu la prima udienza preliminare e il 20 febbraio 2008 la Cassazione conferma la sentenza d’appello rendendo definitive le due assoluzioni agli ex dirigenti Enac e confermando 5 condanne. Assolti Vincenzo Federico, ex direttore dell’area aeroporti di Milano e Francesco Fusco, direttore dell’aeroporto di Linate. Condanne definitive per Sandro Gualano (6 anni e 6 mesi), ex amministratore delegato di Enav e per l’uomo radar Paolo Zacchetti (3 anni). L’ex direttore generale di Enav, Fabio Marzocca, patteggia in appello 4 anni e 4 mesi e chiederà l’affidamento ai servizi. Ribaditi 3 anni di reclusione per Antonio Cavanna e Lorenzo Grecchi, rispettivamente ex responsabile dello sviluppo e manutenzione della Sea e responsabile della gestione risorse aeroportuali.
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