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Scuola, protesta dei genitori per dire “Basta DAD”

Continuano le proteste per dire basta alla didattica a distanza: a Milano stamattina sit-in dei genitori davanti alle scuole medie

Scuola, protesta dei genitori per dire "Basta DAD"
Scuola, protesta dei genitori per dire "Basta DAD"

Le proteste degli studenti e la scuola sono da mesi al centro della cronaca quotidiana. Ragazzi, professori e genitori si trovano uniti nel dire basta alla dad e nel chiedere a gran voce il ritorno in classe. La scuola è un diritto di tutti, e viene costantemente messa in fondo alla lista delle priorità delle istituzioni competenti. A Milano, in questi giorni, si sono susseguite manifestazioni e occupazioni, proteste reali e virtuali. La richiesta è semplice: tornare in classe in sicurezza, il prima possibile. Nella mattina di martedì 19 gennaio sono stati i genitori dei ragazzi della scuola media i protagonisti della protesta contro la didattica a distanza. Con la Lombardia in zona rossa, infatti, solo i ragazzi del primo anno hanno diritto a seguire le lezioni in presenza.

Scuola, protesta dei genitori contro la DAD

A Milano, davanti alla scuola media Locatelli di Piazza Fratelli Bandiera, stamattina si sono ritrovati i genitori dei ragazzi di seconda e terza media. La richiesta del mondo della scuola è sempre la stessa, ormai urlata a gran voce da coloro che vogliono vedere assicurato il diritto allo studio sancito dalla Costituzione: tornare a scuola il prima possibile, in sicurezza.

Per questo i genitori e i volontari del comitato “A Scuola” si sono riuniti in un sit-in di protesta durante l’orario di ingresso dei ragazzi di prima media. La promessa del comitato è di organizzare manifestazioni simili davanti a tutte le scuola medie della città.

Tutto il mondo della scuola è ormai saldamente coalizzato nella richiesta di tornare in classe, per garantire uno dei diritti essenziali del nostro sistema. La didattica a distanza non può funzionare in eterno, e sono già molte le segnalazioni lanciate dal mondo della psicologia sugli effetti nefasti di una scuola a distanza, sempre più alienante e classista.

«Se la Lombardia dovesse vincere il ricorso presentato contro la zona rossa, in automatico i ragazzi delle medie dovrebbero tornare in presenza. Se non accadesse — ha avvertito la mamma di un ragazzo di terza media, docente del liceo Virgilio —, andremo avanti con altri presìdi. In accordo con altre scuole medie, l’idea è quella di fare un presidio ogni mattina in una scuola diversa. Nel caso di una mancata riapertura, la settimana prossima faremo un presidio unico in contemporanea di fronte a tutte le scuole medie della città».

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