La proposta di lasciare le luci accese a Milano anche dopo la Befana è arrivata da social street San Gottardo Meda Montegani
La tradizione delle luminarie e degli alberi di Natale è sempre la stessa: si monta tutto a Sant’Ambrogio e si smonta tutto alla Befana. Sono i giorni del Natale, dei regali, degli abbracci, dello shopping, delle ferie, dei momenti per ritrovarsi con amici e parenti senza essere schiacciati dal peso della routine quotidiana. Quest’anno, però, è stato un Natale anomalo, probabilmente il più strano della storia recente. I giorni delle feste i negozi erano chiusi, le saracinesche dei ristoranti e dei bar abbassate, abbiamo potuto vedere pochi parenti, contati, quasi nessun amico. L’unica cosa che è rimasta lì tutto il tempo a rallegrare le strade di Milano sono state proprio le luci di Natale, le luminarie colorate, gli alberi sparsi per le piazze e le vie della città. E proprio da qui arriva la proposta della social street San Gottardo Meda Montegani, che si è presto allargata ad altre realtà di strada: mantenere le luci accese a Milano anche dopo l’Epifania.
Luci accese a Milano dopo l’Epifania
Durante le feste la città è rimasta viva e gioiosa anche e soprattutto grazie alle luminarie e alle decorazioni.
“Milano e i milanesi però non si sono arresi alle tenebre, nelle piazze c’è stata tanta bellezza e anche dai balconi ci sono stati segnali di resistenza, un filo conduttore che ha legato le canzoni e i cori e gli applausi del primo lockdown agli scintillii riflessi sui vetri degli ultimi istanti” spiegano quelli di social street San Gottardo Meda Montegani.
Da tradizione, tutto dovrebbe essere smontato e rimesso a posto fino al nuovo Natale proprio il giorno dell’Epifania. E perchè non lasciarle accese qualche altro giorno, almeno fino a domenica, in segno di speranza e resilienza?