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No al cenone di Capodanno, gli hotel di Milano donano il cibo ai poveri

Vietato il cenone di Capodanno, allora il Central District degli hotel di Milano dona il cibo ai poveri di Pane Quotidiano.

cenone hotel milano
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Il consueto cenone di Capodanno sarà vietato nei ristoranti e negli hotel, così il comitato Centrale District, che rappresenta i più noti alberghi di Milano, ha deciso di organizzare una vera e propria campagna di solidarietà: gli hotel donano il cibo in dispensa ai poveri, tramite una donazione fatta a Pane Quotidiano.

Gli hotel donano il cibo del Cenone

Gli hotel di Milano speravano di poter almeno realizzare il cenone di Capodanno ma così non sarà. E allora cosa fare di tutti i prodotti acquistati e deperibili? Ci ha pensato il Centrale District, il comitato degli alberghi più noti di Milano.

Purtroppo quest’anno a causa delle nuove restrizioni che hanno colpito il settore del turismo e della ristorazione, molti ordini già effettuati per i cenoni di Natale e Capodanno, sono rimasti nelle dispense dei nostri soci. Gli albergatori di Centrale District hanno deciso di convertire questa brutta notizia creando un opportunità per tutte le persone bisognose. La pandemia ha colpito duramente e sempre più persone sono scese sotto la soglia della povertà.” scrive in una nota il comitato.

L’operazione è stata possibile grazie ai volontari di Pane Quotidiano che ha coordinato il recupero dei prodotti negli alberghi e che si curerà poi di distribuire il tutto agli indigenti. Prima tappa alle 10.00 del 29 dicembre presso l’Hotel Melìa di via Masaccio. Presenti all’appuntamento anche i direttori dell’Hotel Innside Milano Torre GalFa, dell’E.C.HO, Starhotels, Anderson, Ritz, NYX Milano e del Best Western Hotel. “Abbiamo così deciso – continua il Comitato Centrale District-, grazie alla collaborazione di Pane Quotidiano Onlus, di donare tutti i generi alimentari rimasti nelle dispense dei nostri alberghi. Una piccola parte è stata condivisa con i dipendenti per passare un Natale sereno e molte derrate sono state messe invece a disposizione di chi ne ha davvero bisogno. Con la speranza che questo gesto di solidarietà possa strappare, anche solo per poco, un sorriso a tante persone in difficoltà.”

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