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La protesta degli studenti contro la dad: “Vogliamo tornare sui banchi”

Chini sui banchi come a scuola, gli studenti si sono ritrovati a studiare davanti al liceo Severi Correnti in segno di protesta contro la dad.

Protesta studenti contro dad
Protesta studenti contro dad

Sono circa una quindicina i ragazzi che si sono ritrovati a studiare davanti all’istituto Severi Correnti nonostante la neve. Si tratta di una protesta contro la dad, la modalità di didattica a distanza che costringe gli studenti a seguire ogni giorno le lezioni da dietro uno schermo. “Da marzo la scuola viene considerata l’ultima ruota del carro” racconta Matteo Galanti, al quinto anno di liceo scientifico “Ora il governo deve muoversi: servono risorse per implementare i trasporti pubblici e per adeguare le strutture delle scuole“.

La protesta di studenti e prof contro la dad

La manifestazione di protesta contro la dad è stata organizzata dagli studenti insieme al comitato Priorità alla Scuola, e ha visto la partecipazione anche di alcuni prof. Il docente di storia e filosofia Alberto Locatelli ha infatti svolto le lezioni online davanti al liceo, collegandosi via computer insieme agli altri studenti. Armati di banchi e di gazebi per proteggersi dalla neve, i ragazzi hanno seguito le lezioni all’aperto davanti alle porte del liceo.

La didattica a distanza non è scuola“, racconta Giorgio, uno studente universitario che si è presentato davanti al Severi per sostenere gli altri ragazzi. “La si vuole far passare come un nuovo metodo di insegnamento, ma non lo è: ascoltare un insegnante che parla dietro il monitor non sostituisce la scuola, il luogo in cui si impara a stare al mondo, ci si incontra e ci si innamora“. Anche le università, come i licei, hanno attivato la modalità a distanza per lo svolgimento delle lezioni.

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