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Ristorante aperto nonostante il lockdown: licenza sospesa

La Polizia Locale di Milano sta intervenendo con controlli a tappeto negli esercizi commerciali per verificare il rispetto del nuovo DPCM.

controlli commerciali polizia locale
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La polizia locale di Milano sta intervenendo in città con controlli a tappeto in tutti gli esercizi commerciali, per la verifica del rispetto del nuovo DPCM. Sono già diverse le attività chiuse, sospese e in alcuni casi si è provveduto persino alla denuncia dei proprietari pur di interrompere casi di violazione dell’ultimo DPCM, imposto dal Governo per limitare i contagi.

Ristorante aperto nonostante il lockdown

La Polizia Locale sta facendo controlli a tappeto negli esercizi commerciali di Milano al fine di verificare il rispetto dell’ultimo DPCM. Tra gli esercizi commerciali già sospesi c’è anche un ristorante sito alle spalle di Piazza Duomo, che avrebbe violato la chiusura alle 18.00. La Polizia Locale di Milano ha scoperto che all’interno del ristorante, aperto dopo l’orario consentito, vi erano a mangiare ben 18 persone. Il locale è stato quindi subito liberato, chiuso e ha ricevuto una sospensione dell’attività di cinque giorni.

Sospeso e poi denunciato anche il proprietario di una macelleria in via Padova. Sulla macelleria infatti era imposta la sospensione dell’attività, dopo che la Polizia Locale aveva verificato assembramenti all’interno del locale e la mancanza dei cartelli per segnalare la capienza massima all’interno del locale. Il proprietario però, violando la sospensione, ha deciso di aprire comunque la macelleria. Scelta che gli è costata una denuncia.

Scoperti anche 3 circoli privati che, contrariamente a quanto previsto dall’ultimo DPCM, erano rimasti aperti. Le 3 strutture, site in zona Navigli, viale Monza e zona Vigentino sono stati chiusi.

Infine la Polizia Locale, durante questi controlli serrati, ha sequestrato anche due banchi di frutta e verdura. Secondo l’ultimo DPCM infatti gli ambulanti che vendono generi alimentari possono restare aperti. Ma dopo un’attenta verifica la Polizia ha constato che i due banchi erano abusivi. La merce, circa 800 chili di frutta e verdura, è stata quindi sequestrata e poi donata all’Associazione Pane Quotidiano Onlus.

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