Da lunedì 2 novembre 2020 Milano potrebbe tornare in lockdown: sono in corso confronti tra governo e amministratori locali.
Tra il governatore Fontana, il sindaco Sala e il Premier Conte è in corso un confronto sull’ipotesi di istituire un lockdown a Milano già a partire da lunedì 2 novembre 2020. L’accelerazione è giunta dopo il boom di casi positivi riscontrati venerdì 31 ottobre e il pressing dei virologi che sottolineano l’affollamento dei Pronto Soccorso e la situazione di gravità negli ospedali.
Lockdown a Milano da lunedì?
Gli amministratori starebbero ragionando su alcune ipotesi. La prima, quella più drastica, prevedrebbe la chiusura totale di tutte le attività lasciando aperte soltanto fabbriche, scuole materne ed elementari e negozi dei generi di prima necessità. In tal caso i cittadini potranno uscire di casa solo per motivi validi (salute, lavoro o necessità) da certificare compilando l’autodichiarazione.
La seconda, anche se meno plausibile, potrebbe invece essere quella di chiudere tutte le scuole con l’estensione della didattica a distanza a ogni tipo di istituto. Non è ancora noto se accompagnata ad altre misure. Per il momento non è ancora trapelata alcuna informazione e il primo cittadino milanese si è limitato a dire che “il punto fondamentale è che si può chiudere ma prima di chiudere bisogna dire a chi starà chiuso come verrà aiutato“.
Intanto da medici e virologi giungono gli appelli a limitare incontri e spostamenti. Il primario dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli si è così espresso: “La situazione è sempre più preoccupante. In questo fine settimana state il più possibile a casa e limitate gli incontri anche con familiari ed amici allo stretto indispensabile. I nostri morti ricordiamoli nel cuore e nella mente e non affollando i cimiteri“.