I pronti soccorso del Sacco e del Fatebenefratelli hanno deciso di accettare solo malati Covid, dirottando i restanti pazienti su altre cliniche.
I pronti soccorso degli ospedali milanesi Sacco e Fatebenefratelli accetteranno d’ora in avanti soltanto pazienti Covid, dirottando sulle altre strutture della città pazienti affetti da patologie differenti. La decisione è stata presa al fine di garantire le cure necessarie anche a quei malati che hanno bisogno di assistenza sanitaria indifferibile nonché per poter riorganizzare al meglio i reparti ospedalieri. Negli ultimi giorni i contagi da coronavirus nella città metropolitana di Milano sono saliti vertiginosamente superando l’indice di contagio Rt 2.
Sacco e Fatebenenfratelli diventeranno ospedali Covid
La scelta di accettare soltanto i pazienti positivi al coronavirus, decretando così la trasformazione dei due ospedali in Covid center, è stata spiegata all’Ansa dalla direttrice sanitaria del Sacco Lucia Castellani: “Sulla base di quanto richiesto dalle linee regionali, dobbiamo accogliere i pazienti Covid e per questo da oggi dobbiamo chiudere l’accettazione dei malati urgenti di pneumologia, e da domani quella per i pazienti gravi non Covid di altre specialità internistiche”.
La direttrice ha inoltre commentato la difficile situazione in cui la zone del milanese è ripiombata con il riacutizzarsi dell’epidemia: “Negli ultimi tre giorni la pressione sui due ospedali è aumentata parecchio per la crescita dei malati. Da settimana scorsa abbiamo iniziato a riorganizzarci destinando più posti letto ai malati di Covid”.
Il commento del sindaco Sala
A seguito di un incontro con il prefetto di Milano Renato Saccone, il primo cittadino Giuseppe Sala ha espresso la sua opinione sull’aumento dei contagi nella città, ribadendo tuttavia come non sia stata la riaperture delle scuole ha far accelerare la diffusione del virus: “Resta da capire sulle norme del dpcm se si debba fare di più. Da un paio di giorni l’Rt ha superato il 2 nella Città metropolitana di Milano. Dal mio punto di vista, per capire se intervenire bisogna vedere più dove nascono i contagi che sono rivelati“.