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Anziano trova casa occupata, dubbi su post del deputato della Lega

È polemica sul post di un parlamentare leghista che ritrarrebbe un anziano costretto a vivere in stazione dopo che gli è stata occupata la casa.

Da alcuni giorni il web si sta interrogando sulla veridicità di un post del deputato della Lega Edoardo Ziello, il quale l’8 giugno scorso ha pubblicato una fotografia ritraente un presunto anziano costretto a suo dire a vivere nella stazione di Rogoredo dopo aver trovato la casa occupata da degli abusivi. Nonostante le migliaia di condivisioni del post originale infatti, nessuno è riuscito a risalire all’identità dell’anziano nella fotografia e pertanto molti stanno iniziando a sospettare che possa trattarsi di una fake news.

Dubbi su foto dell’anziano senza casa

Nel post originale pubblicato da Ziello l’8 giugno si può leggere la seguente didascalia: “Milano Rogoredo, 62 enne Italiano, residente nelle case popolari rimane ricoverato per due mesi col coronavirus ed al suo ritorno trova il suo piccolo monolocale occupato. Adesso vive così. Queste ingiustizie fanno male al cuore!”. Poche parole che delineano una situazione purtroppo vissuta realmente da molte persone nel nostro Paese e che pertanto scatenano l’istintiva empatia di molti utenti del web.

Tuttavia, Ziello non poteva immaginare che dopo pochi giorni il post sarebbe stato ricondiviso nientemeno che dall’assessore all’Urbanistica del comune di Milano Pierfrancesco Maran, che dal suo account ufficiale chiede al deputato di fornire dei chiarimenti in merito alla vicenda: “Ci siamo subito mossi per cercare il signore della foto e offrire l’aiuto delle istituzioni. Però non risulta a nessuno e di sicuro non vive così alla stazione di Rogoredo. Non ad Aler (l’agenzia regionale che gestisce le case popolari del quartiere), non alla Polizia Ferroviaria che staziona stabilmente a Rogoredo. Non alle altre forze dell’ordine. Nemmeno il Presidente del Municipio 4 della Lega ha trovato riscontri e l’On. Ziello non ha mai risposto alle domande di chiarimenti”.

Nel finale, l’assessore si rivolge direttamente al deputato chiedendo: “Quindi On. Edoardo Ziello se la foto non è solo un modo facile per creare indignazione ci fornisca informazioni utili ad identificare la persona!”:

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