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Nuova pista ciclabile a Milano: commercianti in rivolta

I commercianti di Corso Buenos Aires a Milano protestano contro la nuova pista ciclabile, incolpando l'opera della riduzione dei clienti.

Commercianti contro pista ciclabile

I commercianti di Milano contro la pista ciclabile promosse dal Comune e acclamate dai cittadini: da un sondaggio promosso da Ascobaires – l’associazione di categoria dei negozi Corso Buenos Aires– il 93% dei negozi si dichiara contrario.

“Non vi è alcun pregiudizio di principio sulle piste ciclabili”, spiega Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa Vie della Confcommercio milanese e di Ascobaires, che aggiunge: “Abbiamo voluto raccogliere subito l’opinione di chi in corso Buenos Aires lavora. Il risultato del sondaggio conferma in pieno tutte le nostre perplessità su questo progetto sbagliato”.

Il progetto della pista ciclabile si inserisce in un più grande piano elaborato dal Comune di Milano per ripensare la mobilità della città, con l’obiettivo di rendere le zone centrali meno trafficate e promuovere spostamenti rispettosi dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Il periodo di lockdown è stato sfruttato dall’Amministrazione per portare avanti l’ambizioso progetto di piste ciclabili di Milano, che comunque vengono ancora ritenute poche da tutti quei cittadini che sarebbero pronti a cambiare le proprie modalità di spostamento se la città diventasse “a misura di ciclista”.

Nuova pista ciclabile: le proteste

Le associazioni di categoria dei commercianti attaccano invece il progetto del Comune di Milano, in particolare il nuovo tratto di pista ciclabile disegnato da Porta Venezia a Piazzale Loreto, sostenendo che la netta riduzione dei loro clienti sia una diretta conseguenza della riduzione dei parcheggi.

I lavori hanno però previsto di mantenere inalterato il numero dei posteggi, riducendo invece le dimensioni della carreggiata per il traffico delle auto in favore della creazione di una corsia protetta per biciclette e monopattini elettrici. I cittadini, che invece vorrebbero un impegno maggiore del Comune di Milano per la costruzione di ben più dei 35 km di piste ciclabili preventivate per il 2020, si trovano a sperare che la salute e l’appoggio ad una mobilità più attenta all’inquinamento ambientale e sonoro non debbano cedere un’altra volta il passo alle miopi richieste di commercianti e Confcommercio.

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