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Coronavirus, Milano in bici: parte la rivoluzione della mobilità?

Milano in fase due Coronavirus si riempie di bici, sempre più cittadini optano per questo mezzo di trasporto.

Coronavirus, Milano: tutti in bici
A Milano sempre più cittadini in bici durante la pandemia Coronavirus.

La rivoluzione della mobilità a Milano si farà in bici? Durante la fase due Coronavirus sono sempre di più le persone che scelgono di noleggiarne una o comprarla, tanto che lunghe code si sono formate fuori dai negozi di biciclette in questi giorni.

Coronavirus: Milano in bici

Complice anche il recente DPCM del Governo, che consente attività motoria con mezzi del genere, come gli spostamenti necessari, questa nuova moda potrebbe sancire l’inizio di una svolta nella città. Sicuramente optare per una bici, monopattino, mezzi elettrici e altre soluzioni non inquinanti può solo fare bene all’aria che respiriamo ogni giorno, ma anche al rispetto dell’ambiente nel lungo periodo.

Solo il 4 maggio 2020, circa 3.522 cittadini hanno noleggiato una BikeMi, le biciclette messe a disposizione dal Comune per spostarsi in città sin da prima della pandemia. Rispetto al lunedì precedente, si è registrato un incremento del 67% nella scelta di tale mezzo di trasporto. Chi invece aveva già una bici, si è mosso in direzione officine per rimettere in sesto il nuovo oggetto del desiderio metropolitano, per la gioia di chi lavora da sempre nel settore.

La scarsità di piste ciclabili

Milano però non è ancora pronta ad ospitare una tale rivoluzione della mobilità, vista la scarsità di piste ciclabili, il pericolo di incorrere in incidenti a causa del grande traffico di auto giornaliero, ma anche il numero di furti che spesso coinvolgono tali mezzi. “Per credere davvero al futuro delle bici, bisogna dare sicurezza e spazi, attrezzando la città. È pericoloso spingere sulla ciclabilità con così tante automobili liberate dal blocco di Area C. Questa è un’occasione da non perdere”, dice Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria.

Il Comune ha annunciato la predisposizione di 35 chilometri di percorsi riservati alle bici, quando ad oggi ce ne sono poco più di 200, sparsi per la città. “Ci sarebbe bisogno subito di dieci volte tanto. Nelle ultime settimane, Parigi ha annunciato 650 chilometri su scala metropolitana”, spiega Paolo Pinzuti, editore di BikeItalia, “Nella cerchia di Manchester ne realizzeranno 1.600, a Lima 300. La stessa Bologna, 10 giorni fa, ha annunciato una nuova rete di 496 chilometri”.

Incentivi e bici per i dipendenti

Diverse aziende si stanno già attrezzando per i dipendenti, mettendo a disposizione flotte di biciclette per loro: la pioniera è stata Moncler, seguita da Dsquared2. Con il decreto di maggio, tutta Italia è in attesa dei famosi incentivi per l’acquisto di bici e monopattini proposto dal Ministro dei Trasporti Paola De Micheli, ma sono già diversi i negozi che ne vendono a prezzi davvero competitivi.

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