Lo stilista Giorgio Armani qualche mese fa aveva criticato Piazza Duomo definendola un "suk" per via dei troppi venditori abusivi, poi ha puntato il dito contro il Quadrilatero, che di sera "è una tristezza", mentre di giorno "è un luna park".
A scoppio ritardato gli aveva risposto due giorni fa l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory
"Via Monte Napoleone sembra morta? Chi lo dice ha contribuito a ucciderla. Nessuno stilista ha bussato alla mia porta da quando sono a Palazzo Marino. Da anni aspettiamo che i grandi nomi del made in Italy investano nel quartiere. Certo, Armani e altri stilisti hanno il diritto di parlare, ma hanno anche il dovere di fare"
Aveva proposto un tavolo di lavoro per un palinsesto culturale, fatto di musei e mostre, musica ed eventi per il rilancio di Milano.
Non l'avesse mai detto.
Proprio ieri, nel cuore della Settimana della Moda, Armani, a fine sfilata ha sparato un elenco di cosa che tra mostre, bar, locali e sport ha fatto in città
"Mi sono sempre esposto personalmente per trovare soluzioni"
Si va dalla mostra a Palazzo Reale sull'Impressionismo nel 1996 al suo locale che sta aperto fino a tardi, i suoi due ristoranti e l'albergo che sta construendo fino al restauro di Villa Necchi.
Armani ricorda anche l'impegno che l'ha visto coinvolto in ambito sportivo con l'Armani Jeans, la squadra di basket.Che purtroppo per lui non sta ottenendo ottimi risultati come ha scritto proprio ieri Massimiliano Bordignon
Una mattanza. Così si può definire come il Tau Vitoria abbia travolto l’Armani Jeans Milano in casa propria mercoledì sera: 107-74 il risultato finale per i baschi, seguiti da una quindicina di tifosi festanti, miglior attacco dell'Eurolega e autori, fra andata e ritorno di ben 215 punti infilati nel cesto delle 'scarpette rosse'. Milano scopre il sapore amaro di un'Eurolega che pure aveva cominciato nel migliore dei modi, mostrando nella sfida contro il Tau un'arrendevolezza difensiva pazzesca
