Aperti dal 18 maggio i negozi di Milano, compresi ristoranti, parrucchieri ed estetisti: i musei e le biblioteche ritardano la ripresa.
Dal 18 maggio sono nuovamente aperti i negozi di Milano, così come bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti e altre attività commerciali. Diversa invece la situazione per i musei che, nonostante possano riaprire da martedì 19 maggio, hanno deciso di rimanere chiusi un’altra settimana per simulare i protocolli di sicurezza.
Dal 18 maggio aperti i negozi di Milano
Il Presidente della Regione Attilio Fontana ha firmato una ordinanza che consente alle attività commerciali di riaprire dal 18 maggio. Ma non solo: anche le funzioni religiose potranno svolgersi regolarmente, anche all’interno del Duomo di Milano. “Palestre e piscine – spiega la nota – saranno riaperte il 25 maggio. Sarà obbligatoria la misurazione della febbre per i clienti dei ristoranti. Per il resto, in linea di massima, si seguiranno le indicazioni previste dalle linee guida delle Regioni e già indicate al Governo“. Il documento a livello regionale sarà in vigore fino a domenica 31 maggio. “Da lunedì compiremo un altro importante passo avanti verso la nuova normalità – ammette Fontana -. Sono certo che i lombardi sapranno agire responsabilmente e nel rispetto delle regole”.
Diversa invece la sorte per i musei civici e le biblioteche. Anche loro avrebbero potuto riaprire le porte da martedì 19 maggio ma, come spiega l’assessore alla Cultura Filippo Del Coro, le procedure rallenteranno la ripresa delle attività. “Aprire al pubblico gli istituti culturali, musei e biblioteche, è un’operazione complessa e articolata, e non può essere disposta da un giorno all’altro – spiega -. Chiediamo a Regione Lombardi di farci capire che cosa hanno in mente per ciò che riguarda la Cultura, il suo stato di crisi, le sue prospettive di rilancio“.