Quali sono i migliori ristoranti di Milano in zona San Marco? I nostri consigli.
Una delle vie più caratteristiche del centro storico di Milano è sicuramente via San Marco.
Questa strada, grazie al fatto che incrocia con via della Moscova, è facilmente raggiungibile con la metro; infatti, è sufficiente scendere proprio alla stazione metropolitana che prende lo stesso nome e fare qualche minuto di camminata. La seconda possibilità è quella di fermare alla stazione metropolitana Turati e percorrere il resto della tragitto a piedi
Qualora si desiderasse contemplare la bellezza dei Navigli, un modo veloce per arrivarci da via San Marco, se non si dispone di un auto, è quello di prendere la metro da Moscova e proseguire fino alla stazione ferroviaria di Porta Genova; da lì poi sono circa 10 minuti di passeggiata.
Ristoranti a Milano in zona San Marco
Cent’ anni fa circa, più o meno a metà del percorso di via San Marco, vi era la darsena di San Marco, ovvero la parte più interna del canale Martesana.
Negli anni ’30, a causa del fatto che i navigli non venivano più usati e che le auto avevano bisogno di strade per poter circolare, questo canale fu interrato e al posto della darsena fu costruito un parcheggio sotterraneo.
Se si percorre oggigiorno questa via, ad un certo punto si nota un allargamento che forma una specie di piazza; questa è situata esattamente dove, un secolo fa, si trovava la darsena di San Marco.
Sia per chi abita in quella via, o nelle immediate vicinanze, sia per chi arriva da fuori città, via San Marco offre, tra le varie cose, anche degli ottimi ristoranti.
I locali
Ristoranti storici:
° El Tombon de San Marco: a pochissimi passi dalla sede del Corriere della Sera, nel cuore di Brera, si trova “El Tombon de San Marco”, un noto ristorante, aperto dal 1957, che offre una cucina tradizionale milanese. Questo ristorante, oltre che per pranzi e cene, si presta anche ad aperitivi e cocktail, inglobando così ogni tipo di clientela, dai giovani ai più adulti.
° La latteria San Marco: ristorante nato negli anni ’60, si distingue per creatività e professionalità. In questo ristorante è possibile gustare ogni giorno piatti sempre differenti, dai primi piatti, come gli spaghetti limone e peperoncino o gli gnocchi, al pesce o la carne, come secondi, fino ad arrivare alle squisite verdure, raccolte nell’orto piacentino di famiglia, dove i padroni Maria e Arturo nei week-end lavorano.
Ristoranti alla moda:
° Botinero: questo ampio ristorante e lounge bar, dal nome argentino che significa colui che aggiusta le scarpe da calcio, a quanto pare è prettamente sportivo. Infatti, il titolare è niente po’ di meno che l’ex capitano nerazzurro Javier Zanetti. Il locale è suddiviso in cinque stanze, di cui tre più piccole, adibite più che altro ad incontri riservati. La cucina, tipicamente di stampo mediterraneo, stringe l’occhio prevalentemente alle carni bovine, che provengono da ben sette Paesi differenti. All’interno del menù è possibile scegliere anche pesce, se lo si desidera più della carne, come pure svariati e invitanti antipasti.
° Ristorante Santa Virginia: ubicato vicino a Porta Garibaldi e il bellissimo quartiere milanese di Brera, questo moderno ristorante propone ai propri clienti una cucina italiana-milanese. In questo ristorante la creatività dei piatti è all’ordine del giorno. È possibile dunque gustare degli eccellenti primi tradizionali, come il risotto allo zafferano con sugo di arrosto, oppure delle prelibatezze tipo le orecchiette fresche al ragù di gamberi con pesto di rucola e cuore di burrata. Non mancano inoltre i succulenti secondi, come il polpo arrosto su caviale di melanzane o come lo stinco di maialino alla birra.
Insomma, qui ce n’è per tutti i gusti.
° Kanji light: raffinato e moderno, situato anch’esso nell’elegante quartiere Brera, questo ristorante giapponese si distingue per la sua grande varietà di piatti, in particolare con sushi e sashimi, e per l’ambiente scenografico. Di sera in particolare, questo originale locale si trasforma in un tripudio di luci che fuoriescono da grandi lampade a forma di papavero.
