Grazie a Dog Heroes ora si può avere cibo per cani a domicilio, salutare e con carne italiana, anche a Milano
La consegna di pietanze direttamente nel proprio appartamento è una tendenza che sta prendendo sempre più piede. Si ha sempre meno tempo per cucinare per noi, ma anche per i propri amici a quattro zampe. Spesso infatti sono costretti a mangiare scatolette contenenti finta carne. Con queste consapevolezze ben in mente nasce Dog Heroes: la prima startup di Milano che consegna cibo a domicilio per cani.
Cibo a domicilio per cani: ora si può
“Alcuni padroni non hanno nemmeno il tempo o la costanza di cucinare anche per i loro amici a quattro zampe. Allo stesso tempo sono sempre più attenti e consapevoli di quanto la loro qualità della vita dipenda da un’alimentazione equilibrata“. A parlare sono Marco Laganà, Pierluigi Consolandi e Gregoire Desforges, i tre fondatori di Dog Heros. “La normativa prevede che basti il 4% di carne per etichettare come pollo o maiale un alimento per cane – spiegano -. Nelle nostre ricette c’è più del 60% di carne, rigorosamente italiana”.
Oltre che essere un metodo estremamente salutare è anche comodo. Basta connettersi sul sito, inserire i dati del nostro animale domestico, come razza e genere. Le informazioni verranno elaborate da un algoritmo studiato dai nutrizionisti, secondo le direttive Fediat per l’alimentazione canina. Dopo l’analisi si arriva alla grammatura necessaria per soddisfare il fabbisogno calorico giornaliero. A questo punto selezionano il cibo, lo cucinano al forno e lo pastorizzano. Il contenuto ottenuto sarà suddiviso in 14 bustine, per favorire la conservazione fino a 21 giorni. Dopo una settimana il gioco è fatto e vi arriverà tutto direttamente a casa. Tutto lo staff, inoltre, rimarrà completamente a disposizione del cliente per qualsiasi esigenza.
Dog Heroes è una startup totalmente green: le consegne sono fatte in bici, i contenitori sono completamente riciclabili e collaborano con Treedom che si occupa di riforestare il mondo. “Calcoliamo di volta in volta l’impatto che la nostra plastica ha sul pianeta e l’equivalente lo ripiantiamo in alberi”.