Per mesi si è discussa la demolizione dello stadio San Siro in favore un nuovo progetto, che vedeva la costruzione di un nuovo impianto per le squadre del Milan e dell’Inter.
Al riguardo parla Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano, nell’intervista per “Orario continuato”, programma di Telelombardia.
Secondo Albertini la situazione poteva essere gestita molto diversamente se sia Milan che Inter avessero espresso la volontà di abbattere San Siro e costruire insieme un nuovo stadio “un progetto interessante, una cattedrale, intorno al nuovo stadio era prevista una riqualificazione, verde utilizzabile, investimenti edilizi” queste le parole dell’ex primo cittadino riguardo al progetto iniziale.
Albertini non si riparmia nei confronti dell’amministrazione di Sala “Le due società hanno dato inizialmente un orientamento, l’amministrazione o dava delle regole e iniziava un percorso, oppure faceva un’altra scelta, lo stadio di San Siro rimaneva lì e diceva alle società arrangiatevi.”
“Verranno costruiti due stadi differenti e poi ci sarà un rudere al posto dello Stadio San Siro. Perché ci sarà una domanda palliativa ma non sufficiente per tenere i costi rispetto all’utilizzo dell’impianto con il calcio.
Eventi e manifestazioni non saranno sufficienti.” Questo è quello che accadrà secondo l’ex sindaco, ma non si ferma qui, secondo Albertini il Meazza “sarà un rudere, fatiscente, un’area abbandonata, verrà frequentata da rom, abusivi, questo succede quando un immobile è abbandonato e inutilizzato, sarà un ricettacolo di attività illecite, sarà orribile e sgradevole”.