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Le prime mille firme per i due referendum sullo stadio di San Siro sono state raccolte anticipatamente sulla data di scadenza prevista per il 5 marzo.
Fondamentale la raccolta online, grazie alla piattaforma del comune di Milano. Discreto successo anche per banchetti e gazebi predisposti nel weekend, uno dei quali, nella giornata di domenica 20 febbraio, è stato posizionato presso la fermata M5 San Siro Stadio prima della partita Inter-Sassuolo.
La raccolta, avviata venerdì 11 febbraio, ha raggiunto in meno di dieci giorni numerosissime firme. Adesso è il turno dei garanti comunali: spetterà a loro stabilire se i due quesiti sono ammissibili.
Da quel momento, il comitato referendario avrà a disposizione 120 giorni per raccogliere altre 14 mila firme. L’eventuale voto sarà tra settembre e ottobre 2022. Solo i residenti nel comune di Milano potranno firmare e votare.
Gabriele Mariani, già candidato sindaco di Milano in Comune e Civica AmbientaLista, aveva affermato: “Oggi arriviamo al dunque, dopo anni di mobilitazione, per dire dei sì: sì alla tutela di un bene pubblico dei milanesi, sì ad un percorso partecipato e al coinvolgimento di cittadini e professionisti, sì alla difesa del parco di via Tesio, cinque ettari e mezzo di verde, che verrebbe distrutto per costruire il nuovo stadio, sì al riconoscimento del dibattito pubblico“.
Qualora entrambi i quesiti vengano approvati saranno vincolanti per l’amministrazione. Il primo quesito, quello abrogativo, propone di cancellare la delibera di giunta del 5 novembre, ovvero dare l’assenso per l’abbattimento dello stadio attuale, mentre il secondo quesito, propositivo, propone la riqualificazione e la salvaguardia dello stadio San Siro.
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