Milano vuole salvare San Siro: presentato un progetto per la sua ristrutturazione ed inviata una lettere anche al Presidente Mattarella.
Milano vuole che San Siro resti lo stadio principale, così viene depositato in comune anche un progetto per la sua ristrutturazione. Una ristrutturazione che costerebbe a Milano solo 300milioni di euro, contro gli oltre 500milioni di euro del nuovo stadio.
La ristrutturazione di San Siro
Gli ingegneri Marco Aceti e Nicola Magistretti, sotto richiesta di alcuni assessori, hanno depositato presso il Comune di Milano un progetto di ristrutturazione dello Stadio San Siro.
Con questo progetto si creerebbe una galleria panoramica al posto del terzo anello dell’attuale ed iconico Stadio Meazza, che andrebbe ad ospitare ristoranti, sale ritrovo e persino un hotel con vista sullo stadio.
“Con il deposito del nostro piano di fattibilità si vuole dare concretezza alle nostre idee con numeri e piani alla mano, per evitare che si pensi che sono solo ipotesi eteree. Lo stadio Meazza è già ora un’icona riconosciuta in tutto il mondo. E’ assolutamente possibile, oltre che doveroso, mantenere la sua iconicità e nello stesso tempo apportare normali migliorie. Ma possiamo aggiungere un tocco di straordinarietà che lo renderà ancora più affascinante” dichiara Aceti.
Inoltre, come richiesto dal Comune di Milano, nel piano di fattibilità presentato, c’è anche la riqualificazione delle aree circostanti, dove si andrà a riqualificare le zone cementificate e salvate le aree verde esistenti, minacciate dalla realizzazione del nuovo stadio. “Bisogna sfatare la narrazione che non sia possibile ristrutturare lo stadio Meazza.” Afferma Aceti.
Ristrutturazione a costi contenuti
Con il piano di fattibilità del nuovo progetto è stato presentato anche un piano di sostenibilità economico-finanziaria. Una bella notizia per i comitati contro l’edificazione del nuovo stadio e per i Verdi Milanesi, che da tempo si battono per salvare lo stadio e che a gennaio hanno persino inviato un ricorso al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per salvare lo Stadio San Siro. Nel ricorso si è sì sottolineato il valore storico dello stadio, ma anche la speculazione che si farebbe costruendo un secondo stadio accanto a San Siro. “I Verdi milanesi mantengono vive le loro istanze di coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte sulle proprietà pubbliche, in antitesi alle logiche che prediligono gli interessi privati delle speculazioni finanziarie“ dichiarano.
E a fargli da eco è sicuramente l’ingegner Aceti che, presentando il progetto di ristrutturazione di San Siro, dichiara:“si può ristrutturare benissimo: rispettando le parti iconiche, apportando migliorie dove è necessario e aggiungendo innovazioni straordinarie. E si può a costi contenuti“.
Il progetto di ristrutturazione costerebbe infatti solo 300milioni di euro contro gli oltre 500milioni di euro previsti per la costruzione di un nuovo stadio.
“Abbiamo messo a punto una strategia ‘win win’ per tutti, con la quale dimostriamo che ci saranno profitti sia per gli investitori, sia per l’amministrazione, con ricavi annuali basati sull’utilizzo di opportune superfici a reddito, ricavate all’interno dello stadio con il progetto di riqualifica e ammodernamento. Con i volumi previsti si può edificare in modo molto moderato nella zona circostante lo stadio, arricchendola di servizi rivolti al quartiere, non speculativi e con un equilibrato rapporto costi-benefici, ma certamente utilizzando le aree che già ora non sono verdi. Il che significa che non ci sarà alcun ulteriore consumo di suolo. Invece verrà conservata e anzi, valorizzata l’area esistente di verde profondo“ spiega Magistretti.