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Il futuro del Meazza: tra valutazioni e ristrutturazioni

Un'analisi approfondita sulla controversa valutazione del Meazza e le sue implicazioni.

Immagine del Meazza con progetti di ristrutturazione
Scopri le nuove prospettive per il Meazza tra ristrutturazioni e valutazioni.

Il valore del Meazza: una questione controversa

La valutazione del Meazza da parte dell’Agenzia delle Entrate ha sollevato un acceso dibattito, soprattutto in merito al prezzo fissato per la vendita dello stadio e delle aree circostanti. Con un valore di 73 milioni per lo stadio e 124 milioni per le aree limitrofe, molti si chiedono se queste cifre siano giuste, considerando che il Meazza genera attualmente ricavi annuali di circa 25 milioni, di cui oltre la metà proviene da attività extra-calcistiche. La questione è diventata ancora più complessa quando si è scoperto che la valutazione ha tenuto conto della “non incrementabilità” degli spazi commerciali, un aspetto che è stato certificato dalla società M-I Stadio, gestita congiuntamente da Milan e Inter.

Ristrutturazione e opportunità di crescita

Nonostante le affermazioni di M-I Stadio, uno studio presentato da Arco Associati ha suggerito che gli spazi commerciali potrebbero essere raddoppiati attraverso un progetto di ristrutturazione. Questo porta a interrogarsi sulla veridicità delle informazioni fornite all’Agenzia delle Entrate e sul potenziale di sviluppo del Meazza. Se davvero ci fosse la possibilità di ampliare gli spazi, il valore dello stadio potrebbe aumentare significativamente, rendendo la valutazione attuale obsoleta. La questione si complica ulteriormente quando si considera che M-I Stadio, essendo una società partecipata da Milan e Inter, potrebbe avere un interesse diretto a mantenere basso il prezzo di vendita.

Le responsabilità dell’Agenzia delle Entrate

Il consigliere Enrico Fedrighini ha sollevato dubbi sulla legittimità della valutazione, chiedendo chiarimenti all’Agenzia delle Entrate. La risposta dell’Agenzia è stata quella di rinviare al Comune di Milano, evidenziando la natura collaborativa dell’accordo che ha portato alla stima. Tuttavia, Fedrighini ha sottolineato che l’Agenzia non ha fornito risposte chiare riguardo al motivo per cui ha accettato il parere di M-I Stadio come determinante per il deprezzamento del Meazza. Questo solleva interrogativi sulla trasparenza del processo e sulla protezione degli interessi pubblici, dato che stiamo parlando di un bene di proprietà pubblica in fase di vendita.

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