Il consiglio regionale della Lombardia approva una mozione della Lega contro l'Oms, mentre il Pd si oppone.

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La mozione della Lega e le sue implicazioni
Recentemente, il consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione presentata dalla Lega, che solleva interrogativi sulla permanenza dell’Italia nell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Questa decisione ha suscitato un acceso dibattito, evidenziando le divisioni interne tra le forze politiche. Il primo firmatario della mozione, Emanuele Monti, ha sostenuto che l’Italia dovrebbe valutare la propria partecipazione all’Oms in base a criteri di sostenibilità economica, un tema che ha sollevato preoccupazioni tra i sostenitori della continuità della collaborazione con l’organizzazione.
Le posizioni contrastanti di Lega e Pd
Il Partito Democratico, dall’altra parte, ha presentato una mozione in sostegno all’assessore regionale al welfare, Guido Bertolaso, il quale ha ripetutamente affermato l’importanza di rimanere nell’Oms per apportare cambiamenti dall’interno. Bertolaso ha definito “sbagliata” la proposta di uscita dall’organizzazione avanzata da alcuni esponenti leghisti, come Claudio Borghi e Alberto Bagnai. Questa divergenza di opinioni ha messo in luce le tensioni all’interno della maggioranza, con il governatore Attilio Fontana che ha sottolineato la necessità di rimanere nell’Oms, pur suggerendo la possibilità di riformarne il funzionamento.
Le conseguenze di una possibile uscita dall’Oms
La mozione della Lega, sebbene ammorbidita rispetto alla versione originale, continua a sollevare interrogativi sul futuro della sanità pubblica in Italia. Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega, ha avvertito che se gli Stati Uniti decidessero di uscire dall’Oms, come indicato dal presidente Trump, ciò potrebbe compromettere la sostenibilità economica della partecipazione italiana. Questa affermazione ha suscitato reazioni forti, con Pierfrancesco Majorino del Pd che ha esortato a non mettere in discussione la partecipazione italiana all’Oms, evidenziando il rischio di isolamento internazionale.
In un contesto di crescente polarizzazione politica, la questione dell’Oms diventa un simbolo delle divisioni interne alla destra e delle sfide che il governo regionale deve affrontare. La mozione approvata, pur non escludendo la possibilità di un disimpegno, riflette una posizione ambigua che potrebbe non soddisfare nessuna delle parti coinvolte. La situazione rimane fluida e le prossime settimane potrebbero rivelare ulteriori sviluppi in questo dibattito cruciale per la sanità pubblica italiana.