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Milano si mobilita contro il summit dell’estrema destra

Il sindaco Beppe Sala e le forze democratiche si oppongono al 'Remigration Summit'

Manifestazione a Milano contro l'estrema destra
Milano si mobilita per opporsi al summit dell'estrema destra, un evento che ha suscitato forti reazioni.

Un evento controverso in arrivo a Milano

Il 17 maggio si avvicina e con esso il tanto discusso “Remigration Summit”, un raduno internazionale dell’estrema destra che ha suscitato preoccupazione tra i cittadini milanesi. Questo evento, promosso da Martin Sellner, figura controversa dell’estrema destra austriaca, ha come obiettivo la promozione di politiche di espulsione degli stranieri, un concetto che si distacca nettamente dalle normali pratiche di integrazione e accoglienza. La parola “remigration”, che implica un ritorno forzato degli immigrati nei loro Paesi d’origine, è stata utilizzata anche da politici di spicco come Donald Trump e membri del partito tedesco Alternative für Deutschland.

La reazione del sindaco e della comunità

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha espresso la sua forte opposizione a questo evento, definendolo “terribile” e chiedendo una risposta decisa da parte della cittadinanza. Sala ha sottolineato l’importanza di mantenere un controllo sulle dinamiche migratorie, ma ha anche avvertito che le espressioni di odio e intolleranza non possono essere tollerate. Il Comune sta valutando le azioni da intraprendere per impedire che il summit si svolga, dimostrando un impegno attivo nella lotta contro l’estremismo.

Mobilitazione delle forze democratiche

Le forze politiche e sociali di Milano si stanno mobilitando per opporsi al summit. Nadia Rosa, segretaria milanese di Rifondazione, ha chiesto alle istituzioni di vietare l’evento, avvertendo che in caso contrario sarà compito delle forze democratiche e antifasciste intervenire. Anche il Partito Democratico ha lanciato una raccolta firme che ha già superato le 2.300 adesioni in poche ore, dimostrando un’ampia mobilitazione contro l’ideologia estremista. Alessandro Capelli, segretario del Pd Milano metropolitana, ha annunciato l’organizzazione di una grande manifestazione per riaffermare i valori di inclusione e coesione sociale che caratterizzano la città.

Una risposta collettiva contro l’intolleranza

La mobilitazione non si limita ai partiti politici, ma coinvolge anche i giovani e le associazioni locali. I Giovani Democratici di Milano stanno sostenendo la raccolta firme e organizzando eventi per promuovere una visione di Milano come città accogliente e multietnica. Giuseppe Pepe, segretario dei Giovani Democratici, ha sottolineato l’importanza di contrastare non solo il concetto di “remigrazione”, ma anche le teorie della sostituzione etnica che alimentano divisioni e conflitti sociali. La risposta collettiva della città è un chiaro segnale che Milano non intende tornare indietro, ma vuole continuare a costruire un futuro di integrazione e rispetto reciproco.

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