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Occupazioni abusive in calo a Milano, ma gli alloggi sfitti restano un problema

Nonostante il calo delle occupazioni abusive, gli alloggi sfitti a Milano rimangono un tema critico.

Immagine che rappresenta il calo delle occupazioni abusive a Milano
Scopri come le occupazioni abusive a Milano stanno diminuendo.

Un quadro in evoluzione per gli alloggi a Milano

Negli ultimi dieci anni, Milano ha assistito a un significativo cambiamento nella gestione degli alloggi popolari. Le occupazioni abusive, che nel 2014 toccavano il picco di 1.740, sono scese a meno di 500, segnando un calo del 70%. Questo dato positivo, tuttavia, è accompagnato da una realtà preoccupante: circa 2.400 alloggi rimangono sfitti. L’assessore alla casa, Guido Bardelli, ha definito questa situazione come “una ferita su cui dobbiamo lavorare”, evidenziando la necessità di interventi mirati per affrontare il problema.

Interventi e strategie per la gestione degli alloggi

Dal 1° dicembre 2014, MM ha assunto la gestione delle case popolari comunali, prima affidate ad Aler. Durante questo periodo, sono stati effettuati 56 interventi per liberare alloggi occupati, con un tasso di successo del 95%. Inoltre, nel 2024, MM ha sventato 46 tentativi di nuove occupazioni abusive, dimostrando un impegno costante nel mantenere l’ordine e la legalità nel settore abitativo. Tuttavia, la sfida principale rimane la gestione degli alloggi sfitti, che richiede un approccio strategico e coordinato.

Il futuro degli alloggi popolari a Milano

Con un totale di 63.456 alloggi popolari nel territorio milanese, di cui 27.887 di proprietà del Comune e 35.569 di Aler, il piano annuale del 2025 prevede l’assegnazione di 2.100 alloggi. Di questi, 1.870 saranno destinati ai servizi abitativi pubblici, mentre 230 saranno riservati a soluzioni abitative transitorie. La sfida sarà garantire che questi alloggi vengano effettivamente occupati e che le politiche abitative siano in grado di rispondere alle esigenze della popolazione.

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