La commissione sicurezza del Comune di Milano si evolve per includere le esigenze dei lavoratori notturni.
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Un cambiamento significativo per la vita notturna
Il Comune di Milano ha recentemente approvato un’importante modifica alla sua commissione sicurezza, ora intitolata “politiche della notte”. Questa decisione, presa durante una seduta dell’aula di Palazzo Marino, segna un passo avanti nella considerazione delle esigenze specifiche di coloro che lavorano durante le ore notturne. La proposta, avanzata dal presidente della commissione, Michele Albiani del Partito Democratico, ha trovato un ampio consenso tra i membri della maggioranza, mentre ha suscitato divisioni nell’opposizione.
Chi sono i protagonisti delle politiche della notte?
La nuova commissione si concentrerà non solo sulla sicurezza, ma anche sul benessere dei lavoratori notturni, che spaziano dall’industria del divertimento ai servizi essenziali. Albiani ha sottolineato l’importanza di non confondere queste politiche con le problematiche legate alla mala movida, già sotto osservazione. “Ci occuperemo di tutti coloro che, di notte, svolgono professioni fondamentali, come gli operatori dei servizi essenziali e i giornalisti”, ha dichiarato Albiani, evidenziando come spesso queste categorie siano trascurate.
Un passo verso una gestione integrata della vita notturna
La proposta di riforma non è una novità assoluta per Milano. Già nel 2021, Lorenzo Lipparini, ex assessore della giunta Sala, aveva lanciato l’idea di istituire un “sindaco della notte”, figura che avrebbe dovuto coordinare le attività notturne della città. Questa iniziativa, sostenuta da Radicali Italiani, mirava a creare una visione comune per la gestione della vita notturna, integrando cultura, divertimento e sicurezza. Sebbene la proposta non sia stata attuata all’epoca, il nuovo approccio della commissione potrebbe rappresentare un passo verso la realizzazione di tali idee.