La decisione di Meghnagi mira a mantenere l'unità nella comunità ebraica di Milano.
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Il rifiuto della candidatura
Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, ha recentemente rifiutato la candidatura per l’Ambrogino d’Oro, un’importante onorificenza del Comune di Milano. In una nota ufficiale, Meghnagi ha espresso gratitudine per la proposta ricevuta dall’eurodeputata e consigliera comunale della Lega, Silvia Sardone, ma ha sottolineato la sua volontà di non essere fonte di divisione all’interno della comunità. “Ringrazio chi mi ha candidato, per avere fatto il mio nome per l’Ambrogino d’Oro, ne sono onorato. Devo però chiedere che non venga presa in considerazione la mia candidatura perché non voglio sia fonte di divisione all’interno del Comune”, ha dichiarato Meghnagi.
Il contesto della decisione
La decisione di Meghnagi arriva in un momento di tensione all’interno della comunità ebraica, accentuata da recenti polemiche legate alla presenza di figure politiche controverse in eventi commemorativi. In particolare, la commemorazione del 7 ottobre in sinagoga ha visto una partecipazione significativa, ma anche delle contestazioni. La presenza del presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha suscitato critiche, con alcuni membri della comunità che hanno firmato una lettera di protesta contro le sue posizioni storiche sul fascismo. Durante il suo intervento, diversi partecipanti si sono alzati e hanno lasciato il tempio, evidenziando le divisioni interne e le sensibilità politiche.
Impegno per l’unità e la lotta contro l’antisemitismo
Nonostante le polemiche, Meghnagi ha ribadito il suo impegno per l’unità delle istituzioni nella lotta contro l’antisemitismo. Ha sottolineato l’importanza di eventi come la commemorazione del 7 ottobre, che ha visto la partecipazione di personalità di spicco come la senatrice Liliana Segre e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Continuerò a lavorare per l’unità di tutte le istituzioni contro l’antisemitismo”, ha affermato Meghnagi, evidenziando come la comunità ebraica di Milano stia cercando di mantenere un dialogo costruttivo e inclusivo, nonostante le divergenze politiche.