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Proteste contro la legge sulla maternità surrogata a Milano

Circa 300 persone si sono unite per difendere i diritti delle famiglie omogenitoriali.

Proteste contro la legge sulla maternità surrogata a Milano

Il 24 ottobre, circa 300 persone si sono radunate davanti a Palazzo Marino a Milano per protestare contro la legge che ha reso la maternità surrogata, conosciuta come gestazione per altri, un “reato universale”. La manifestazione è stata organizzata da Famiglie arcobaleno, un’associazione che sostiene i diritti delle famiglie omogenitoriali. I partecipanti, indossando felpe rosa e brandendo cartelli e bandiere, hanno voluto sottolineare che la gestazione per altri “non è un reato, ma è amore incondizionato”.

Le voci dei manifestanti

Tra i manifestanti, molti hanno espresso il loro disappunto per quella che definiscono una deriva ideologica da parte del governo attuale. Angela Diomede, referente regionale per la Lombardia di Famiglie arcobaleno, ha dichiarato: “Siamo qui contro la deriva ideologica di questa destra che non vogliamo più. La nostra dignità di essere umani è una cosa su cui non possiamo scendere a compromessi”. Le parole di Diomede rispecchiano il sentimento di molti che si sentono minacciati da leggi che limitano i diritti acquisiti.

Il supporto politico alla causa

La manifestazione ha visto la partecipazione di diversi esponenti politici, tra cui Pierfrancesco Majorino, capogruppo in consiglio regionale del PD, e Lamberto Bertolé, assessore comunale al welfare. Bertolé ha commentato l’introduzione del reato universale, affermando che rappresenta una crisi di un governo che ha promesso molto ma non riesce a mantenere. “Stanno facendo una guerra ideologica, individuando un nemico”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di difendere i diritti delle famiglie.

Le associazioni in prima linea

Oltre a Famiglie arcobaleno, altre associazioni come i Sentinelli e la Luca Coscioni hanno aderito alla manifestazione, dimostrando un ampio sostegno alla causa. La presenza di queste organizzazioni evidenzia la necessità di unire le forze per combattere contro leggi che possono avere un impatto negativo sulla vita di molte persone. La protesta non è solo un atto di dissenso, ma anche un appello alla società affinché si riconoscano e si rispettino i diritti di tutti.

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