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Cpr di Milano: un’analisi approfondita sulla gestione e i costi

Un'analisi dei dati recenti e delle problematiche legate ai centri di permanenza

La situazione attuale del Cpr di Milano

Il Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Milano sta affrontando una fase critica, come evidenziato dai recenti rapporti. Nel 2023, i rimpatri effettuati sono stati solo il 30% delle persone in ingresso, un dato significativamente inferiore alla media nazionale del 44%. Questo solleva interrogativi sulla funzionalità e sull’efficacia del sistema di trattenimento.

Percentuali di uscita e ingressi dal carcere

Un altro aspetto preoccupante è la percentuale di uscite per decorrenza termini del trattenimento, che si attesta sul 10% degli ingressi. Tra il 2020 e il 2023, il Cpr ha registrato una media di 45 presenze giornaliere e 437 ingressi annuali, con una bassa incidenza di rimpatri e un’alta percentuale di ingressi provenienti dal carcere. Nel 2023, il 22% degli ingressi proviene da istituti penitenziari, un dato che richiede un’attenta riflessione sulle politiche di detenzione e reinserimento.

Costi di gestione e manutenzione

Dal punto di vista economico, il Cpr di Milano ha avuto un costo pro-capite medio di 36,74 euro al giorno, ben al di sopra della media nazionale. Nel 2023, il costo totale della struttura ha superato il milione di euro, con un costo medio per posto di oltre 24.000 euro. Le spese di manutenzione straordinaria rappresentano un 42% del costo complessivo, evidenziando l’invivibilità della struttura e la necessità di continui interventi di ristrutturazione.

Criticità nella gestione e mancanza di controlli

Le indagini avviate dalla procura e le denunce dell’ANAC riguardo all’assenza di controlli da parte della Prefettura pongono interrogativi sulla trasparenza e sull’efficacia della gestione del Cpr. Nonostante le problematiche emerse, la gestione è stata recentemente assegnata alla cooperativa Ekene, suscitando preoccupazioni tra esperti e attivisti. La mancanza di monitoraggio adeguato ha portato a una situazione in cui i gestori, spesso gli stessi, continuano a operare senza le necessarie verifiche.

Conclusioni e prospettive future

La situazione del Cpr di Milano è complessa e richiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti. È fondamentale che vengano implementate misure di controllo più rigorose e che si consideri un approccio più umano e sostenibile nella gestione dei centri di permanenza. Solo così si potrà garantire un trattamento dignitoso per le persone trattenute e una gestione più trasparente delle risorse pubbliche.

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